Davanti a politici, vip e giornalisti, il presidente ha scherzato praticamente su tutto: battute su Bush e Cheney, su Hillary Clinton, sul suo vice Joe Biden e sul lavoro da fare nei prossimi 100 giorni
Obama show alla Casa Bianca, in occasione della tradizionale cena con i corrispondenti della stampa si è tenuta ieri sera. Davanti a politici, vip e giornalisti, il presidente ha prima parlato della funzione essenziale della stampa in democrazia, quindi ha scherzato praticamente su tutto: battute su Bush e Cheney, su Hillary Clinton, sul suo vice Joe Biden e sul lavoro da fare nei prossimi 100 giorni.
Ed ecco alcune delle battute che hanno caratterizzato l'ironico e pungente discorso di Obama:
"Cosa farò nei miei prossimi cento giorni? Sto seriamente considerando di perdere la calma..."
"Nei prossimi cento giorni mi impegno a non usare il gobbo, Biden invece imparerà ad usarlo".
"Non vedo Dick Cheney tra noi questa sera, credo sia impegnato a scrivere il suo libro di memorie. Si intitola: ‘Come sparare agli amici e interrogare la gente".
"Avrei tanto voluto non essere qui, stasera, ma mi hanno detto che dovevo venirci per forza: è uno dei tanti problemi che mi ha lasciato in eredità George W. Bush".
"Hillary è una persona di cui sono stato avversario durante la campagna elettorale ma che ora sento tra le più vicine nella amministrazione, vicini al punto che, appena tornata dal Messico, mi ha preso tra le braccia e mi ha baciato…".
"Credo che i miei prossimi 100 giorni saranno così di successo che sarò in grado di portarli a termine in 72 giorni. E il 73esimo giorno, mi riposerò".
Ed ecco alcune delle battute che hanno caratterizzato l'ironico e pungente discorso di Obama:
"Cosa farò nei miei prossimi cento giorni? Sto seriamente considerando di perdere la calma..."
"Nei prossimi cento giorni mi impegno a non usare il gobbo, Biden invece imparerà ad usarlo".
"Non vedo Dick Cheney tra noi questa sera, credo sia impegnato a scrivere il suo libro di memorie. Si intitola: ‘Come sparare agli amici e interrogare la gente".
"Avrei tanto voluto non essere qui, stasera, ma mi hanno detto che dovevo venirci per forza: è uno dei tanti problemi che mi ha lasciato in eredità George W. Bush".
"Hillary è una persona di cui sono stato avversario durante la campagna elettorale ma che ora sento tra le più vicine nella amministrazione, vicini al punto che, appena tornata dal Messico, mi ha preso tra le braccia e mi ha baciato…".
"Credo che i miei prossimi 100 giorni saranno così di successo che sarò in grado di portarli a termine in 72 giorni. E il 73esimo giorno, mi riposerò".