Fonti filippine: Vagni consegnato ad altri ribelli.

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Cauta la Farnesina. "Le notizie sono ancora contraddittorie". Il portavoce del Ministero degli Esteri Massari a SKY TG24: La Farnesina è in stretto contatto con Manila ma non siamo in grado di confermare le notizie arrivate nelle ultime ore

Non vi è ancora alcuna notizia certa sulle sorti di Eugenio Vagni, l'operatore italiano del comitato internazionale della Croce Rossa rapito sull'isola di Jolo, nelle Filippine, il 15 gennaio scorso.
L'ambasciata italiana a Manila sta verificando con le autorità filippine le voci su un suo possibile rilascio o sulla consegna di Vagni ad un altro gruppo ribelle, ma "le notizie sono ancora contraddittorie", spiegano dalla Farnesina, che preferisce adottare una linea di "estrema cautela" sulla vicenda.

Il portavoce del Ministero degli Esteri Massari a SKY TG24: Siamo in stretto contatto con Manila. Verifiche in corso anche sulle condizioni di salute dell'ostaggio italiano.

Stamane infatti il capo della polizia filippina Jesus Verzosa aveva diffuso la notizia che Vagni fosse stato abbandonato dai suoi rapitori, annunciando che il governo aveva offerto una ricompensa di 500 mila pesos (oltre 10 mila euro) a chi avesse fornito informazioni sul luogo in cui si trova l'italiano. Immediato era giunto l'invito alla "prudenza" della Farnesina, mentre c'era già chi parlava della sua liberazione.
A distanza di poche ore, lo stesso Verzosa aveva invece parlato di un passaggio di consegne: il volontario della Croce rossa internazionale sarebbe stato consegnato ad altri ribelli. "Abbiamo avuto notizia -aveva detto- che Vagni è stato lasciato dai suoi sequestratori ad un altro gruppo che si trova nella zona".

Vagni, originario di Montevarchi (Toscana), è l'ultimo di tre dipendenti del comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) rapiti nel sud delle Filippine, il 15 gennaio scorso all'uscita da una prigione in cui i tre avevano compiuto un sopralluogo nell'ambito di un progetto di ristrutturazione idrica.

"Non abbiamo ancora nessuna conferma ufficiale. Siamo in trepida attesa". Sono queste le parole di Francesco Vagni, fratello di Eugenio Vagni. "Magari fosse stato liberato! - ha esclamato il fratello - Stiamo incollati alla televisione nella speranza che arrivi la conferma a una notizia tanto attesa".



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