Darfur, liberati gli ostaggi. Frattini: nessun riscatto

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"Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato". Queste le prime parole del medico italiano Mauro D'Ascanio dopo il rilascio. Liberi anche gli altri tre ostaggi di Msf rapiti mercoledì in Sudan. "Sono stati visti e stanno bene", ha detto la Farnesina


Mauro D'Ascanio:"Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato". Questa la prima dichiarazione del medico italiano, che insieme ad altri 3 cooperanti di Medici Senza Frontiere era stato rapito in Darfur.

Le sue parole arrivano a conferma della notizia della liberazione, annunciata già ieri sera e poi smentita.

I 4 ostaggi di Medici Senza Frontiere rapiti la notte tra mercoledì e giovedì in Darfur sono dunque liberi.

Una prima conferma della risoluzione positiva della vicenda era stata annunciata oggi pomeriggio da Ali Youssef Ahmed, capo del protocollo del Ministero degli Esteri di Khartoum.

Dopo circa un'ora dalla notizia resa nota da fonti sudanesi, era poi arrivata la conferma di Msf, .
"Gli ostaggi sono stati rilasciati. Sono partito ora da El Fasher per Khartoum" aveva dichiarato Jospehine Guerrero, portavoce della missione Onu-Unione Africana 'Unamid' a El Fasher, capitale del Darfur e sede del quartier generale dei caschi blu.

"Gli ostaggi sono stati visti, stanno andando a Khartoum e non è stato pagato nessun riscatto", dice Franco Frattini abbandonando la doverosa cautela dalla Farnesina, dopo la notizia del rilascio annunciata ieri sera e successivamente smentita dalle autorità sudanesi.

In origine gli ostaggi erano cinque: due sudanesi, l'italiano, un francese, una canadese. Un operatore sudanese era stato liberato quasi subito.

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