Nel primo anniversario della rivolta dei religiosi buddisti c'è tensione e la polizia locale avrebbe messo sotto silenzio alcuni episodi di violenza
C'è tensione a Pechino nel primo anniversario della rivolta dei monaci buddisti contro la Cina. La polizia smentisce di aver sparato ad un giovane monaco tibetano che cercava di darsi fuoco nel sud-ovest del Paese. Non trova conferma anche la notizia di scontri tra monaci buddisti e polizia nel Sichuan, nel sud-ovest della Cina. Un anno fa le proteste dei monaci sono state duramente represse nel sangue, anche se sitrattava di manifestazioni pacifiche, le più significativa dalla fallita rivolta contro Pechino dal 1959.