Non c'è ancora la certezza che i 4 volontari di Medici senza frontiere siano salvi. L'unità di crisi è febbrilmente a lavoro, ma dubita che nelle prossime ore ci possano essere novità clamorose
Non ci sono ancora conferme della liberazione dei 4 volontari di Medici Senza Frontiere rapiti mercoledì sera in Darfur. Sia l'organizzazione umanitaria che la Farnesina, dopo l'annuncio diffuso dalle autorità sudanesi hanno scelto la linea della prudenza. Difficile, ora, capire che cosa sia successo con esattezza. Il Darfur è una delle zone più pericolose del mondo, e che sul capo del presidente del Sudan, Omar Bashir, pende un mandato di cattura spiccato dalla Corte Penale Internazionale, proprio per il genocidio del Darfur.