Il Papa: la Shoah un crimine contro Dio e contro l'umanità

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Benedetto XVI incontra i presidenti delle comunità ebraiche Usa: "Chiedo perdono per gli orrori dell'Olocausto. Inaccettabile chi lo nega o lo minimizza". Presto un viaggio in Israele

"Mi sto preparando a una visita in Israele una Terra Santa per i cristiani così come per gli ebrei, poichè le radici della nostra fede vanno trovate lì". Lo ha detto Benedetto XVI ricevendo stamane in Vaticano i presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, nel primo incontro con il mondo ebraico dopo la crisi scoppiata per la revoca della scomunica ai lefebvriani. Le parole del Papa sono una risposta indiretta, ma inequivocabile, a chi gli chiedeva una presa di posizione tra i tanti anche il cancelliere tedesco, Angela Merkel dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni del vescovo negazionista Williamson, che mette in dubbio l'esistenza delle camere a gas e il loro utilizzo, nei lager nazisti, per lo sterminio di ebrei e prigionieri politici

Quanto all'Olocausto e ai campi di sterminio, Benedetto XVI ha sottolineato che la posizione della chiesa deve essere chiara a ognuno, "specialmente a chi è nella tradizione delle Sacre scritture". E aggiunge: L’intera umanità prova profonda vergogna per la selvaggia brutalità nei confronti del vostro popolo. E’ fuori discussione che ogni negazione o tentativo di minimizzare questo terribile crimine è intollerabile e del tutto inaccettabile". Benedetto XVI ha anche ammonito che "questo terribile capitolo della storia non deve mai essere scordato" ed ha espresso una "fervente preghiera" che «la memoria di questo terribile crimine rafforzi la nostra determinazione a sanare ferite che troppo a lungo hanno sporcato le relazioni tra cristiani ed ebrei".

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