E due colleghi, uno svizzero e un filippino. Responsabile del rapimento è ritenuto l'Abu Sayyaf, il più piccolo e sanguinario dei gruppi ribelli musulmani operanti nel Paese
E'scattato il dispositivo di emergenza internazionale subito dopo la notizia del sequestro dei tre operatori del comitato internazionale della Croce Rossa. Oltre al nostro connazionale, di cui si sta occupando l'unità di crisi della Farnesina, sono stati rapiti uno svizzero e un filippino. Nessuna rivendicazione è ancora arrivata ma i sospetti fondatissimi sono tutti rivolti verso il movimento Abu Sayyaf, che raccoglie miliziani combattenti islamici molto attivi nell'area.