La mossa prevede la chiusura al traffico di tutte le strade della e potrebbe preannunciare l'avvio di operazioni militari di terra
Dopo 300 morti, terzo giorno di raid aerei su Gaza. Mark Regev, portavoce del primo ministro israeliano Ehud Olmert, dice che l'azione militare andrà avanti finché la popolazione nella parte meridionale di Israele "non vivrà nel terrore di costanti attacchi con razzi". La frontiera è stata dichiarata "zona militare chiusa". E' stato bombardato il ministero dell'Interno di Hamas e nei raid sarebbe rimasto ferito il soldato israeliano Gilad Shalit, ostaggio dei miliziani palestinesi dal giugno 2006. La risposta palestinese è stata affidata ai missili: un israeliano ucciso ad Ashkelon.