Il governo israeliano ha deciso di innalzare il livello di allerta in tutte le sedi di rappresentanza del mondo dopo che uno dei terroristi del massacro in India ha confessato: "I cittadini israeliani erano uno dei nostri obiettivi"
Gli attentati di Mumbai "rientrano nei tentativi dell'Islam estremista di seminare distruzione e morte ovunque al mondo" e i terroristi "si prefiggevano di colpire, fra l'altro, anche istituzioni ebraiche". Lo ha affermato il premier israeliano Ehud Olmert, aprendo la seduta settimanale del Consiglio dei ministri. Nell'attacco al centro ebraico Chabad nel Nariman House di Mumbai sono rimasti uccisi nove israeliani, di cui solo sei sono stati per ora identificati. Olmert ha negato che Israele abbia offerto in alcuna fase assistenza di tipo militare per far fronte alla situazione.