Frattini: "Hanno collaborato anche i nostri Servizi". I cinque italiani: "Stiamo bene, scusate il disagio". Domenica il conflitto a fuoco con la morte di sei banditi. Il premier: "Bene a evitare l'azione armata". Ma gli egiziani parlano di intervento arma
Prima notte a casa per i cinque piemontesi rapiti in Egitto e liberati dopo dieci giorni di prigionia. Atterrati la notte scorsa all'aeroporto 'Sandro Pertini' di Caselle Torinese, sono stati accompagnati dai loro famigliari nelle rispettive abitazioni e, finalmente, hanno potuto riposare nei loro letti. Del blitz di cui si e' parlato i rapiti hanno detto di non sapere nulla, e di non avere sentito alcuno sparo. "Non ci hanno mai usato violenza fisica", hanno raccontato ancora, "e non abbiamo assistito a nessun attacco.