Como, truffa finanziaria: confisca di beni da 3,4 milioni di euro

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Tra gli oggetti confiscati anche dei filamenti di nichel che secondo il raggiro dovevano valere miliardi di euro e che invece sono stati valutati tra i 200mila euro e il milione

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Beni per 3,4 milioni di euro sono stati confiscati, su provvedimento del Tribunale di Como, a una coppia ritenuta al centro di una truffa finanziaria. Il provvedimento è stato eseguito dalla guardia di finanza. La coppia era stata tratta in arresto nel gennaio scorso con l'ipotesi di truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio, per un presunto raggiro.

La ricostruzione dei fatti

Tutto questo ai danni di almeno 160 investitori residenti in varie parti d'Italia "prospettando loro che la società da loro detenuta (IXELLION OU) fungeva da holding di un gruppo di aziende operanti nel settore dell'innovazione tecnologica e che era prossima la sua quotazione in borsa, ad oggi non verificatasi, indicando, nell'ambito di periodi diversi, varie piazze europee (quali Francoforte, Monaco, Malta, Parigi, Vienna, Lussemburgo). La collocazione dei titoli di investimento è stata svolta senza la prevista autorizzazione da parte di Consob, da cui la contestazione del delitto di abusivismo finanziario". Tra gli oggetti confiscati anche dei filamenti di nichel che secondo il raggiro dovevano valere miliardi di euro e che invece sono stati valutati tra i 200mila euro e il milione.

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