Funivia Mottarone, consulente: "Danni a fune visibili un anno prima"

Lombardia
©Ansa

Intanto il gup di Pavia Pietro Balduzzi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 8 mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia

ascolta articolo

"Almeno un anno prima del cedimento" della fune traente dell'impianto funiviario del Mottarone "si poteva vedere che stava succedendo qualcosa". A dirlo è Andrea Gruttadauria, docente di Metallurgia e materiali non metallici e Tecnologie metallurgiche al Politecnico di Milano, consulente tecnico di parte della difesa di Gabriele Tadini, caposervizio della funivia del Mottarone. "Dal mio punto di vista, la prima avvisaglia è stata almeno, almeno un anno prima".

La ricostruzione del consulente della difesa

Il consulente di Tadini ha quindi spiegato il meccanismo della fatica che, secondo i periti, è insieme alla corrosione la causa della rottura della fune: "La fatica ha tre fasi: la nucleazione, in cui più o meno non ci si accorge di nulla; la propagazione, la fase in cui ci si accorge che qualcosa sta succedendo; e la rottura finale, più o meno istantanea". In teoria quindi, ha aggiunto il professor Gruttadauria, c'è stato "almeno un anno di tempo per accorgersi che si stava propagando qualcosa". La ricostruzione temporale, ha proseguito Gruttadauria, è "verosimile rispetto a quanto abbiamo visto sulla fune", cioè guardando alla frattura e a "come si è propagata la cricca", cioè la frattura stessa. "Il fenomeno di corrosione è un processo piuttosto lento per quanto riguarda il materiale e l'ambiente in cui ha lavorato. Se la fatica fosse stata accelerata, la corrosione non avrebbe avuto modo di intervenire e intaccare il metallo. Siccome si è stabilito giustamente che (le cause, ndr) sono fatica e corrosione, allora per forza dobbiamo avere dei tempi abbastanza lunghi", quantificabili in "almeno un anno".

Accettata richiesta di pattegiamento del nonno di Eitan

Intanto il gup di Pavia Pietro Balduzzi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 8 mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone. Accolta anche la richiesta di patteggiamento di Gabriel Alon Abutbul, complice del nonno, a un anno e 6 mesi, sempre con pena sospesa. Erano entrambi accusati del rapimento del piccolo avvenuto l'11 settembre 2021, quando aveva 6 anni e venne portato in Israele. Peleg ha già risarcito il nipote versando poco più di 50mila euro che serviranno per gli studi e le cure del bambino.

Il gup: bimbo "felice" di andare in Israele

Il nonno Shmuel Peleg "non esercitò violenza" su Eitan quando lo portò via dalla casa dell'allora tutrice zia Aya, nel Pavese, per portarlo in Israele e il piccolo era "felice" di andare nella sua terra d'origine. E' quanto avrebbe detto nelle motivazioni il gup di Pavia Pietro Balduzzi. Il giudice ha letto le motivazioni nell'aula dell'udienza preliminare a porte chiuse, secondo quanto riferito dai legali Sara Carsaniga e Mauro Pontini.

I legali del nonno: "Soluzione giusta per il bene di Eitan"

"E' la soluzione giusta per il bene del bambino: l'unica che si poteva percorrere anche nell'interesse delle famiglie. Ci auguriamo che sia la svolta per questa dolorosa vicenda, e si possa finalmente voltare pagina". E' il commento rilasciato a caldo dagli avvocati Sara Carsaniga e Mauro Pontini, subito dopo essere usciti dall'ufficio del gup di Pavia, Pietro Balduzzi. "Leggendo la motivazione della sua decisione - hanno aggiunto i legali del nonno - il giudice ha evidenziato il clima di conflittualità presente tra le due famiglie. Ma è anche emerso che il bambino era felice di andare con il nonno in Israele. Non c'è stata nei suoi confronti nessuna violenza o costrizione". "Analizzeremo con molta attenzione la motivazione della decisione del gup - hanno spiegato ancora gli avvocati Carsaniga e Pontini -. In attesa che emerga finalmente la verità dall'inchiesta sulla caduta della funivia del Mottarone, una tragedia nella quale hanno perso la vita 13 persone e l'unico sopravvissuto è rimasto senza i suoi genitori e il fratellino, ci auguriamo che su questa vicenda cali il silenzio".

I legali del bambino: "Soddisfatti per l'esito della vicenda"

"Oggi in udienza ho revocato la costituzione di parte civile anche nei confronti del signor Alon a seguito dell'intesa raggiunta. Sono molto soddisfatto di come si sia definita la vicenda, in quanto il minore potrà proseguire il suo percorso di recupero in serenità, lontano dal clamore mediatico che la vicenda ha inevitabilmente suscitato". Lo sottolinea in una. nota l'avvocato Fabrizio Ventimiglia, legale di Eitan,. "Devo riconoscere come tutte le parti abbiano lavorato nella stessa direzione, anteponendo l'interesse del bambino - aggiunge l'avvocato Ventimiglia -. Il bene di Eitan non era infatti certo quello di coltivare questo processo, bensì quello di ritrovare quanto prima quell'armonia familiare che è stata bruscamente spezzata dalla tragedia del Mottarone".

Peleg: “Continueremo gli sforzi per l'adozione”

"La mia famiglia e io continueremo a concentrarci sugli sforzi per adottare Eitan e portarlo in Israele dove è casa sua"ha detto Shmuel Peleg in una nota diffusa in Israele dal portavoce della famiglia Gadi Solomon. "Dopo molti mesi dal disastro che ci ha colpito abbiamo deciso di mettere fine all'estenuante processo legale con un accordo fatto per scelta", ha aggiunto confermando il patteggiamento nel suo processo.

Milano: I più letti