Milano, traffico di droga: broker 74enne condannato in appello a 7 anni

Lombardia

L'uomo è stato arrestato nel febbraio 2021, assieme ad altre 36 persone, durante un'operazione scattata tra Italia e Albania

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È stato condannato dalla Corte d'Appello di Milano a 7 anni e 11 mesi di reclusione Pietro Amante, 74 anni, ritenuto un importante broker del narcotraffico e che venne arrestato nel febbraio 2021, assieme ad altre 36 persone, tra Italia e Albania, per un traffico di droga che poi veniva venduta soprattutto nell'hinterland milanese (Corsico, Buccinasco, Trezzano sul Naviglio) e in altre regioni come Emilia-Romagna, Lazio e Puglia.

La sentenza d'appello e le indagini

In secondo grado oggi la quinta penale d'appello (presidente del collegio Monica Fagnoni) ha ridotto le pene per Amante (difeso dall'avvocato Onesti) e per altri 3 imputati, tra cui Elon Sehitaj, difeso dall'avvocato Amedeo Rizza e che in primo grado era stato condannato a 11 anni per associazione finalizzata al narcotraffico e in appello, invece, è stato assolto dalla contestazione associativa. Pena finale per lui di 5 anni. Nel processo erano imputate altre tre persone. Il blitz del 2021 era seguito ad un'altra operazione della Squadra mobile di Milano del 2018 nella quale era stato arrestato anche Santo Tucci, ribattezzato "il killer delle carceri", accusato in passato persino dell'omicidio dello storico boss della mala milanese Francis Turatello, ma poi assolto. La base operativa per il traffico di droga era una latteria di proprietà di alcuni degli indagati tra via Orti e via Curtatone. Nel corso di tutta l'indagine erano stati sequestrati 4 chili di cocaina, 35 chili di hashish e 52 chili di marijuana, oltre a 260mila euro in contanti, due pistole e munizioni.

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