Monza, minaccia moglie anche con braccialetto elettronico: in cella

Lombardia
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Sono andanti avanti per anni gli insulti e violenze psicologiche nei confronti della donna e dei figli

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A Monza non è bastato il braccialetto elettronico per tenere un 50enne lontano dalla moglie da cui si era separato e che già lo aveva denunciato per le minacce e maltrattamenti a lei e ai figli. Il gps del dispositivo, infatti, ha mostrato che non rispettava i divieti e, quindi, gli è stata aggravata la misura cautelare ed è finito in carcere.

La ricostruzione dei fatti

Sono andanti avanti per anni gli insulti e violenze psicologiche nei confronti della donna e dei figli. Quando lei ha deciso di separarsi la situazione è diventata ancor più pesante con lui che è arrivato a minacce del tipo "ti sfregio con l'acido e andiamo sui giornali". C'è stata una prima denuncia che ha fatto scattare il codice rosso e poi una seconda perché anche durante la separazione lui ha continuato a inviarle centinaia di messaggi al giorno, non solo a lei ma anche alle sue amiche per conoscere i suoi spostamenti se usciva la sera o andava a scuola di ballo, e ha iniziato a pedinarla non appena usciva di casa. Le ha anche danneggiato l'auto.

I provvedimenti

Per questo il 20 ottobre la polizia di Monza ha eseguito la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare, del divieto d'avvicinamento e di abitare a Monza, con la prescrizione del braccialetto elettronico. Solo due giorni dopo, però, l'uomo , accusato di stalking, ha iniziato a violare gli obblighi andando in punti dove pensava fosse più facile incontrare la moglie. Da qui il provvedimento di custodia in carcere deciso dal gip.

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