Milano, maxi sgombero in via Bolla: svuotati appartamenti occupati

Lombardia

All'interno di una palazzina su 156 alloggi 90 erano occupati abusivamente, il Comune si impegna a trovare soluzione per per l’accompagnamento abitativo

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Questa mattina la polizia ha effettuato lo sgombero di un'intera palazzina in via Bolla, a Milano, con 156 alloggi di cui 90 occupati abusivamente. Lo spiega attraverso il suo profilo social Marco Granelli, assessore alla sicurezza del comune di Milano: "Oggi dopo un lavoro di 6 mesi guidato dalla Prefettura, intensamente chiesto e incoraggiato dal Comune, e dopo anni di completo abbandono da parte di Aler e Regione Lombardia, si compie una svolta vera, si dice alt all'illegalità e al degrado.

L'impegno del comune

"Aler, l'azienda che gestisce le case popolari della Regione, sta mettendo in sicurezza e a breve inizierà una riqualificazione totale - continuato l'assessore -, i servizi sociali del comune di Milano hanno analizzato una ad una le situazioni sociali ed economiche dei nuclei familiari, Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per il sostegno abitativo, cui ha contribuito anche il Comune, per circa 50 nuclei familiari con minori, perché non si mettono in strada i minori, per iniziare con loro un percorso di reinserimento sociale. In via Bolla le occupazioni sono continuate ininterrottamente per anni, fino a poche settimane fa. Nelle case popolari del Comune gestite da MM, pur non senza problemi che ogni giorno devono essere affrontati, nel 2014 e 2015 avvenivano 700 tentativi di occupazione all'anno; nel 2021 e 2022 i tentativi sono stati solamente 70 all'anno: 10 volte di meno. E la differenza si vede anche in via Bolla, da una parte il disastro delle occupazioni, dall'altra un quartiere dignitoso - ha concluso Granelli -. Noi vogliamo che in tutte le case popolari si viva meglio, nel rispetto delle regole, e questo è l'impegno del Comune di Milano, insieme a tutti coloro che ci stanno".

"Un primo passo verso la legalità"

"Dopo sei mesi, finalmente, una svolta, un primo passo verso la legalità e la riqualificazione di questi immobili lasciati per anni in stato di completo abbandono da parte di Aler e Regione Lombardia e che ora verranno ristrutturati e restituiti alla cittadinanza". Commenta così il maxi sgombero in Via Bolla, l'assessore al welfare e alla salute Lamberto Bertolè, attraverso il suo profilo Facebook: "I servizi sociali del Comune di Milano sono stati direttamente coinvolti: hanno analizzato, come prevede la legge, una a una le situazioni sociali ed economiche delle famiglie per individuare quelle che si trovavano in stato di necessità e con minori a carico e Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per l’accompagnamento abitativo, cui ha contribuito anche l’Amministrazione comunale, per favorire un percorso di avviamento all’autonomia in una situazione di legalità e prevenire nuove occupazioni in altre parti della città. Un approccio pragmatico e non ideologico che va oltre la semplice operazione muscolare - ha concluso Bertolè -  e che ha funzionato in altre situazioni - in primis a Vaiano Valle. Oggi dunque il primo passo verso la restituzione di questi spazi alla cittadinanza. Seguirà un lungo percorso che vedrà il Comune in prima linea per fare la propria parte".

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