"Nell'affrontare l'energia va fatto all'interno di un quadro di finanza pubblica perché non possiamo scassare i conti dello Stato", ha detto il presidente di Confindustria
"Le priorità per il Governo sono l'energia, che è un'emergenza che dobbiamo affrontare subito, e il lavoro". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, margine dell'assemblea di Federchimica. "Nell'affrontare l'energia - ha aggiunto - va fatto all'interno di un quadro di finanza pubblica perché non possiamo scassare i conti dello Stato. E poi c'è l'emergenza lavoro perché il rallentamento dell'economia che tutti danno ormai per scontato ci pone un'urgenza su questo tema".
Le dichiarazioni
"Io capisco la legittima aspirazione dei partiti di rispondere alle promesse elettorali che hanno fatto, ma questo non è il momento", ha spiegato Bonomi. "Ci sarà tempo - ha aggiunto - e modo, daremo anche tutto il mostro contributo, però oggi dobbiamo mettere in sicurezza l'asset più importante del paese, che e l'industria italiana". Sulle pensioni "stiamo chiedendo una riforma complessiva che sia in grado di affrontare l'insieme dei temi - ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sulla questione da riprendere col nuovo governo, in vista della legge di Bilancio -: non ci accontentiamo di qualche quota per vedere cosa succede a gennaio 2023, vogliamo che si affronti e si realizzi una riforma complessiva". Landini rimarca le proposte dei sindacati: costruire una pensione di garanzia per i giovani, dare la possibilità di uscire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall'età, riconoscere la diversità tra lavori e una corsia per le donne.
"Serve un pacchetto organico su temi del lavoro"
"Abbiamo bisogno di un pacchetto organico sui temi del lavoro perchè anche nei migliori anni della crescita non siamo riusciti a superare i 23 milioni di occupati". Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. "Purtroppo - aggiunge - temo che se avremo un rallentamento dell'economia, così come previsto, la disoccupazione continuerà a salire. Abbiamo avuto una politica che pensava di creare per decreto i posti di lavoro, una politica che ci diceva che eravamo contro i lavoratori quando evidenziavamo alcuni provvedimenti fallaci. Noi invece pensiamo che si debba seppellire l'ideologia del 900 e pensare seriamente agli italiani". "Quindi secondo noi - conclude - il nuovo Governo dovrebbe prepararsi ad una serie di provvedimenti per innalzare la partecipazione al mercato del lavoro, e contro il mancato rispetto dei contratti nazionali di lavoro, e la riforma dell'offerta formativa della scuola con più lauree professionalizzanti".