Bimba morta: risultato degli esami, Diana ha assunto dei tranquillanti

Lombardia
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A seguito dell'analisi autoptica è stato accertato che sono state fatte assumere benzodiazepine alla piccola

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Dopo gli accertamenti medico legali disposti nell'ambito della consulenza autoptica su Diana Pifferi, la bimba di quasi un anno e mezzo morta di stenti lo scorso 21 luglio nella casa di via Parea, i risultati hanno accertato che alla bambina sono state fatte assumere benzodiazepine, ossia tranquillanti. La consulenza autoptica sarà depositata formalmente nei prossimi giorni dalla procura di Milano nell'inchiesta a carico di Alessia Pifferi, la madre, accusata di omicidio volontario aggravato e in carcere dal 21 luglio.

La posizione di Alessia Pifferi

Nei prossimi giorni il pool di consulenti medico legali depositerà gli esiti della consulenza disposta a fine luglio e la cui relazione dovrebbe arrivare entro fine mese sul tavolo dei pm. Dagli esiti emersi in questi giorni, tra analisi tossicologiche, sia del sangue che del capello, si è saputo che alla piccola sono state fatte assumere benzodiazepine. Una boccetta di En, ansiolitico a base di benzodiazepine, era stata trovata accanto alla culla della bimba. La donna, 37 anni, ha sempre negato di aver somministrato tranquillanti alla figlia, dicendo di averle dato solo delle gocce di paracetamolo. I vicini di casa hanno raccontato agli inquirenti di non aver mai sentito piangere la piccola. I primi esiti degli accertamenti avevano stabilito che Diana sarebbe morta prima delle 24 ore antecedenti al ritrovamento del corpo. Risposte più chiare arriveranno col deposito dell'autopsia anche sui quantitativi di tranquillanti trovati nel corpo (se somministrati in periodi pure precedenti) e se possono aver inciso sul decesso. Potrebbe comunque aggravarsi la posizione della donna, tanto che la Procura già aveva contestato anche la premeditazione. Partirà nei prossimi giorni, poi, l'incidente probatorio su biberon, bottiglietta d'acqua e boccetta di En, allargato anche all'appartamento, al pannolino, al cuscino e al materasso.

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