Bergamo, è accusato di aver violentato una turista americana: 61enne a processo

Lombardia

La giovane ha denunciato di aver subito abusi sessuali dall'uomo, padrone della casa affittata su Airbnb dalla ragazza il 15 aprile 2019

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È cominciato il processo nei confronti di A.F.S.M.P., 61 anni, mediatore culturale e per un periodo membro del Tavolo per le pari opportunità in Provincia, accusato da una turista americana di averla violentata nella casa del 61enne che la donna aveva affittato su Airbnb.

La vicenda

Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, il 15 aprile 2019 la ragazza, all'epoca dei fatti 25enne, è atterrata a Orio al Serio dalla Grecia per ripartire il giorno successivo per Berna. Ha affittato una stanza in città su Airbnb nell’appartamento dell’imputato, in via San Bernardino alta. I due hanno cenato insieme in una pizzeria di piazza Pontida (la ragazza ha spiegato di aver accettato contro voglia per non far rimanere male l'uomo), bevendo parecchio. Poi, hanno proseguito la serata in un locale, bevendo ancora ma non tanto da sentirsi così male com’era stata, tra il ristorante e il bar, sostiene sempre lei. 

Racconti opposti

I racconti sono diametralmente opposti rispetto a ciò che è avvenuto dopo, a casa. Secondo il 61enne, si sono baciati e accarezzati, ma lei era consenziente e non si sono spinti oltre. Secondo la giovane, l’uomo le ha abbassato i pantaloni e l'ha violentata. Lo ha dichiarato nell’incidente probatorio davanti al gip Federica Gaudino e l’ha ribadito in tribunale, aggiungendo qualche elemento in risposta anche ai giudici. L'uomo nega con fermezza. Parlerà nella prossima udienza del 27 ottobre, quando è prevista anche la testimonianza, voluta dalla difesa, del suo medico di base: illustrerà i problemi fisici che gli avrebbero impedito di avere un rapporto sessuale completo con la giovane.

La telefonata all'amica

In aula c'è anche c’è la migliore amica della parte offesa seduta al banco dei testimoni. Accanto a lei, un’interprete, perché la ragazza, 28 anni, è americana e non parla italiano. A Bergamo è arrivata da Berlino, dove lavora come babysitter, per rispondere alle domande del pm Paolo Mandurino che l’ha voluta sentire in particolare sulla telefonata che ha ricevuto nel cuore della notte del 16 aprile 2019. "Piangeva così tanto che era difficile capirla - ha raccontato -. Le dissi di calmarsi, di prendersi il tempo necessario. Mi raccontò, poi, che era andata a cena con il padrone della stanza che aveva affittato su Airbnb, che neanche avrebbe voluto uscirci. L’aveva fatto per gentilezza, per non farlo rimanere male. Una volta rientrati, disse che lui l’aveva violentata in cucina".

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