Bambino di 2 anni ferito da proiettile a Corte Franca, è grave. Indagata guardia giurata
LombardiaIl bambino era alla finestra di casa quando è stato raggiunto dal proiettile esploso da una guardia giurata in strada. L'uomo avrebbe sparato ad alcuni cartelli stradali
Un bambino di quasi due anni è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito al petto da un proiettile esploso da una guardia giurata in strada. È accaduto ieri sera a Corte Franca in provincia di Brescia. Il bambino, che farà due anni a ottobre, era affacciato alla finestra di casa con i genitori quando è stato raggiunto dal proiettile.
La procura di Brescia ha iscritto la guardia giurata nel registro degli indagati con l'accusa di lesioni gravissime. All'uomo sono già state sequestrate tutte le armi che aveva in casa e che risultano legalmente detenute.
La ricostruzione
Secondo quanto fin qui ricostruito dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore di turno Benedetta Callea, l'uomo avrebbe sparato a lungo con la sua pistola legalmente detenuta, in direzione di alcuni cartelli stradali e contro un palo. Non era solo e con lui c'erano infatti un parente, maggiorenne, e un amico del ragazzo anche lui già maggiorenne. Per i due giovani gli inquirenti valutano la contestazione del reato di porto e uso illegale di arma da fuoco in pubblico. Tutti e tre infatti a turno avrebbero sparato per un gioco finito quasi in tragedia. I residenti in zona non si erano insospettiti sentendo i colpi di pistola, perché inizialmente li avevano scambiati per petardi fatti esplodere per festeggiare Ferragosto.
Operato il bambino
La vittima è stata sottoposta d'urgenza a un delicato intervento chirurgico all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo nella notte e ora è in prognosi riservata. Il bambino è sveglio e respira da solo e i medici sono ottimisti sull'evolversi delle sue condizioni.
"Ho sentito il padre che urlava 'lo hai ammazzato' e ho visto la mamma correre in strada con il bambino tra le braccia", ha raccontato un vicino di casa della famiglia del bambino ferito, che è di origine straniera.
Gli elementi da chiarire
Non è chiaro se il colpo di pistola sia stato sparato in aria o se il proiettile abbia prima colpito un palo e poi di rimbalzo il bambino che era alla finestra. La Procura è intenzionata a disporre una perizia balistica per accettare la traiettoria del bossolo. Proprio alcuni bossoli, dopo la serata di ieri, sarebbero stati tolti volutamente dalla strada e fatti sparire e solo dopo ore i carabinieri li hanno recuperati a casa della guardia giurata. "Avevamo festeggiato il Ferragosto e poi lui era rimasto con mia figlia e io sono andato a dormire e non ho sentito nulla" ha spiegato la suocera della guardia giurata. "Ma siamo sicuri che sia stato lui ad aver sparato?" si è chiesta la donna che ha poi aggiunto: "Chiunque ha sparato credo lo abbia fatto come si fanno i fuochi d'artificio, per festeggiare, ma che io sappia mio genero non aveva mai sparato fuori dal servizio ma non so davvero come siano andate le cose".
Gli spari
La Guardia giurata, hanno raccontato alcuni residenti, è andato avanti per oltre un quarto d'ora la sera di Ferragosto ad esplodere colpi di arma da fuoco. Uno dietro l'altro contro un bersaglio improvvisato. Sul cartello - poi sequestrato dai carabinieri nel pomeriggio di oggi - che indica "via Gallo" dove abita l'uomo, sono ben visibili almeno undici segni di proiettile, mentre molto di più quelli su un palo vicino. Impossibile stabilire se siano tutti riferibili alla serata di lunedì. "Ho sentito almeno 15 colpi" ha riferito un vicino. Nei confronti della guardia giurata, dopo una prima valutazione degli inquirenti, al momento non è stato preso alcun provvedimento dal magistrato di turno che deve ancora ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Anche se viene esclusa la volontarietà del gesto. All'uomo sono state sequestrate tutte le armi - tra cui un fucile - regolarmente denunciate, che teneva nella sua abitazione. Dopo una lunga giornata in caserma, in serata, poco prima delle 19, è tornato a casa scortato da tre carabinieri. Non ha rilasciato dichiarazioni, è salito sulla sua auto ed è andato via.
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