Ordigno bellico disinnescato nel Mantovano: tremila persone evacuate

Lombardia
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L’ordigno da 450 chili è emerso dalle secche del Po nei pressi di Borgoforte: è stato trasportato a Medole e fatto brillare dentro una cava

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Si sono svolte regolarmente le operazioni di disinnesco dell'ordigno da 450 chilogrammi emerso dalle secche del Po nei pressi di Borgoforte, nel Mantovano. Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle varie operazioni, in mattinata sono state evacuate circa tremila persone residenti nei Comuni di Borgo Virgilio e Motteggiana, in un raggio di un chilometro e mezzo dal luogo dove c'era la bomba. Le persone hanno iniziato a far rientro nelle loro abitazioni già nel primo pomeriggio.

Le operazioni

Le tremila persone attorno alle 8 hanno dovuto lasciare le loro case per consentire le operazioni di disinnesco. I due Comuni hanno messo a disposizione palestre e palasport, ma sono state poche le persone che si sono recate nei luoghi di accoglienza predisposti dalle amministrazioni e vigiliate dai volontari della protezione civile, un'ottantina. La maggior parte ha preferito andare a casa di parenti oppure approfittarne per una gita fuoriporta anche se questa mattina la zona si è svegliata sotto la pioggia. Le operazioni di disinnesco della bomba sganciata dagli aerei americani tra il 1944 e il 1945 durante i bombardamenti del vicino ponte di Borgoforte sono cominciate regolarmente poco dopo le 9 da parte dei militari del decimo reggimento genio guastatori di Cremona. Alla bomba che si trovava vicino alla sponda di Borgoforte e individuata da alcuni barcaioli, è stata tolta la spoletta, fatta poi esplodere sul posto. Un boato che ha allertato gli abitanti dei due paesi vicini, subito tranquillizzati dalle forze dell'ordine. Dopodiché la bomba è stata caricata su un mezzo militare e trasportata in una cava a Medole, a 45 chilometri di distanza, dove è stata fatta brillare, quasi 80 anni dopo. La gente ha cominciato a far rientro a casa nel primo pomeriggio, quando tutto è finito, con un gran sospiro di sollievo sia degli abitanti che dei responsabili delle operazioni, il prefetto Gerlando Iorio e il questore Giannina Roatta, che hanno seguito in prima persona tutte le varie fasi.

Le misure di sicurezza

Imponenti le misure sicurezza adottate da questa mattina nel raggio di un chilometro e mezzo dal punto dove si trovava l'ordigno. L'intera area è stata dichiarata off-limits e chiusa all'accesso. Non è stato, però, necessario interrompere la vicina linea ferroviaria Modena-Verona. Le forze dell'ordine hanno vigilato con presìdi fissi e posti di blocco sia per evitare che la gente si avvicinasse al luogo dell'operazioni di disinnesco sia per prevenire azioni di sciacallaggio nelle abitazioni lasciate vuote. Un drone dei vigili del fuoco ha sorvolato il territorio. 

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