Per tre di loro sono scattati gli arresti domiciliari, uno è già in carcere per un altro reato e per un quinto giovane coinvolto è stato deciso l'obbligo di firma
Quattro giovani residenti in provincia di Monza sono stati arrestati dai carabinieri, con l'accusa di aver partecipato a una rissa tra bande rivali fuori da un locale, culminata con il tentativo di investimento con un'auto e con l'aggressione a colpi di mazze anche di altre persone, nel gennaio scorso a Monza.
Le accuse
L'accusa è di lesioni in concorso aggravate dall'uso delle armi. Per tre di loro sono scattati gli arresti domiciliari, uno è già in carcere per un altro reato e per un quinto giovane coinvolto è stato deciso l'obbligo di firma. Secondo le indagini dei miliari, durante una lite fra i due gruppi, iniziata in un locale per futili motivi e proseguita fuori, i cinque indagati sono saliti a bordo di una Audi S3, con cui l'autista ha cercato di investire i giovani con cui avevano litigato, seminando il panico. Il gruppo è poi sceso dall'auto e, presi dal bagagliaio spranghe, un coltello e uno sfollagente, si è scagliato su tutti i presenti all'esterno del bar. Sei i feriti finiti in ospedale.
Le indagini
È stato grazie alle testimonianze, alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle perquisizioni, che i carabinieri sono riusciti a ricostruire l'accaduto e a identificare gli indagati. Il Gip di Monza, in merito alle esigenze cautelari, ha evidenziato come si sia trattata di una "violenta e indiscriminata aggressione, premeditata e consumata con strumenti atti all'offesa per motivi di inquietante banalità, oltre al tenore delle minacce proferite dagli indagati".
Data ultima modifica