Bakayoko, il video del giocatore del Milan fermato e perquisito dalla polizia a Milano

Lombardia

Il controllo è stato eseguito sulla base di una nota radio diramata dalla centrale operativa della questura in cui segnalava un suv sospetto che aveva una corrispondenza con quello del centrocampista rossonero. Amnesty Italia: "Le immagini fanno pensare a una profilazione etnica"

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Disavventura a Milano per Tiemoué Bakayoko, centrocampista del Milan. In queste ore sta facendo discutere un video nel quale si vede il calciatore francese mentre viene fermato e perquisito dalla polizia in pieno centro a Milano. Si tratta di un video che risale alla mattina di domenica 3 luglio.

Il video

Nel filmato si vede il centrocampista rossonero perquisito da un poliziotto mentre una collega punta l'arma d'ordinanza in direzione di un occupante di un suv su cui viaggiava anche Bakayoko. Quando gli agenti si sono resi conto dell'identità del giocatore hanno interrotto l'attività e lo hanno lasciato andare. Il controllo - da quanto appreso - è stato eseguito sulla base di una nota radio diramata dalla centrale operativa della questura in cui segnalava un suv sospetto che aveva una corrispondenza con quello di Bakayoko. Pochi istanti prima nella zona di corso Como era avvenuta una sparatoria tra due gruppi: uno di origini senegalesi e l'altro di nordafricani. La questura aveva informato il Milan dell'episodio.

La nota

Il controllo "si è svolto con modalità assolutamente coerenti rispetto al tipo di allarme in atto" in quanto successo "in un contesto operativo che giustificava l'adozione delle più elevate misure di sicurezza, anche in funzione di autotutela". Questa è la precisazione della questura di Milano in merito al video divenuto virale dell'episodio che sta suscitando commenti e polemiche sul web. "Identificata la persona e chiarita la sua estraneità ai fatti per cui si procedeva - continua la nota di via Fatebenefratelli - il servizio è ripreso regolarmente, senza alcun tipo di rilievo da parte dell'interessato".

Il commento di Amnesty Italia

"Le immagini del fermo di Bakayoko fanno pensare a una profilazione etnica. Una pratica discriminatoria che su una persona non famosa avrebbe potuto avere conseguenze gravi". E' quanto scrive Amnesty Italia sul proprio profilo Twitter commentando il video del controllo da parte della polizia.

Sala: "Sentirò il questore"

"Ho visto il video ma non ho parlato con il questore quindi non saprei commentarlo e non vorrei dire cose improprie. Sentirò il questore". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in risposta ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare quanto accaduto.

Il sindacato Siulp: "Operazione meticolosa"

"Come da regolamento avevano le armi in pugno e tenevano sotto tiro i due uomini fermati - replica Paolo Magrone, segretario del sindacato di polizia Siulp Milano -. Si scoprirà di lì a poco che una delle due persone controllate era il calciatore Bakayoko, insieme ad un conoscente. Ci congratuliamo per la meticolosità dell'operazione che ha visto coinvolti poliziotti giovanissimi ma preparati e ha mostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, quanto sia importante il fattore umano per la sorveglianza del territorio". "Ci ricordiamo ancora di quando, tempo fa, nei pressi della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, una pattuglia si scontrò con un pericoloso terrorista, poi rimasto ucciso. Allora gli agenti vennero chiamati eroi, oggi sono diventati dei razzisti, per di più sprovveduti", conclude il sindacalista.

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