Rho, studentessa esclusa dal torneo scolastico di calcio: la squadra mista si ritira

Lombardia
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La preside del liceo della ragazza ha denunciato l’accaduto con una lettera aperta: “Riteniamo quanto successo una forma di discriminazione e ingiustizia”. La dirigente scolastica dell’istituto che ha organizzato il torneo: “Le regole non le facciamo noi, applichiamo solo le normative”

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A Rho una studentessa non può giocare a calcio insieme ai compagni di classe maschi e la preside del liceo classico Rebora ritira la squadra di calcio dal torneo organizzato da liceo scientifico Majorana e denuncia l’accaduto con una lettera aperta. La notizia è riportata da Il Giorno.

La vicenda

La ragazza, che frequenta la classe quarta del liceo delle scienze umane Rebora, durante l’anno si è sempre allenata e ha giocato le partire con i maschi. "Questo per noi è motivo di orgoglio, come lo sono gli altri progetti che abbiamo avviato per potenziare le attività sportive", spiega la dirigente scolastica del Rebora Sara Olivari. La squadra mista del Rebora avrebbe dovuto partecipare alle partite di calcio del progetto Sport in rete, ma non è andata così. Lunedì mattina, di conseguenza, i campionati studenteschi si sono svolti regolarmente solo per il Majorana e l’istituto Mattei.

La preside del Rebora: “Forma di discriminazione e ingiustizia”

"Quando abbiamo scoperto, solo qualche giorno prima, che una nostra ragazza del calcio non poteva giocare nel torneo insieme ai maschi in nome di un Regolamento nazionale e non secondo la circolare di invito abbiamo preferito ritirarci – spiega in una lettera aperta la preside - ovviamente riteniamo quanto è successo una forma di discriminazione e di ingiustizia. Ci aspettavamo che alla nostra richiesta di dare a tutti la possibilità e il piacere di mettersi in gioco, gli organizzatori ci dicessero nessun problema, purtroppo non è stato così". Nel testo ribadisce inoltre che "lo sport è di tutti e per tutti", che è un momento di inclusione e barriere".

La circolare del progetto Sport in rete

La circolare a cui fa riferimento la dirigente scolastica del Rebora – riporta il quotidiano - è la numero 298 firmata dalla preside del liceo Majorana Elisa Iacazio, in cui si legge che, dopo due anni di stop, riprende il progetto Sport in rete, nato 17 anni fa con l’obiettivo di far incontrare gli studenti di diverse realtà scolastiche del territorio attraverso delle gare sportive. E che "sono coinvolti gli alunni delle classi che, all’interno della propria scuola, si sono distinti per l’impegno e i significativi risultati ottenuti nei tornei e nelle attività svolte nei pomeriggi del Centro sportivo scolastico". Si parla genericamente di alunni delle classi senza fare distinzione tra maschi e femmine.

La dirigente scolastica del Majorana: “Applichiamo solo le normative”

"Per il torneo di calcio è stata adottata la normativa vigente in materia di sport (Centri sportivi scolastici) che non prevede squadre miste, essendo uno sport di contatto – ha detto al Giorno la preside del Majorana - le regole non le facciamo noi, applichiamo solo le normative. Non c’era nessuna volontà di escludere la studentessa, né tantomeno differenza di genere, abbiamo spiegato le ragioni e ci aspettavamo che fosse sostituita invece la collega preside ha preferito ritirare la squadra". 

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