Nato a Milano nel 1936 aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo. Professore di Diritto costituzionale allUniversità Statale di Milano, è stato giudice costituzionale dal 1996
È morto l'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida. Il figlio Francesco ha postato una foto del padre su Facebook con la scritta "Ciao papà, grazie di tutto". Nato a Milano da padre sardo e madre siciliana nel 1936, aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo. Giurista di primo piano e professore di diritto costituzionale alla Statale di Milano, è stato giudice costituzionale dal 1996 e presidente della Consulta dal settembre 2004 al gennaio 2005. Aveva costruito con il capoluogo lombardo un forte legame, testimoniato dal suo impegno volontario da consulente per i detenuti delle carceri milanesi e dall'associazione 'Avvocati per niente'. Nel corso della sua carriera è stato anche presidente dell'Associazione italiana dei costituzionalisti e dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione, succedendo a Oscar Luigi Scalfaro.
La carriera universitaria
Come docente di diritto costituzionale ha insegnato alla Statale di Milano, dove è diventato ordinario nel 1983 e poi è tornato - salvo pause per i suoi incarichi - fino al 2009, come emerito. Ha insegnato anche a Sassari, Pavia, Padova nella sede di Verona, e Bologna. Il Parlamento lo ha eletto giudice della Consulta nel 1996. Con lui si è laureata, nel 1987, anche la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che lo ha ricordato con affetto e gratitudine. "Per me è stato innanzitutto il maestro che mi ha aperto la strada, un gigante del diritto costituzionale, che ha messo la sua passione, la sua disarmante semplicità e la sua limpida intelligenza al servizio delle istituzioni e dei diritti degli ultimi".
L'impegno politico
Nel 2010 si è candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano, arrivando terzo dopo Giuliano Pisapia (poi eletto) e Stefano Boeri. "Perdo un amico", scrive sui social Pisapia che lo ricorda come "straordinario costituzionalista, un importante docente universitario e un Presidente della Consulta capace di incidere con equilibrio". Nel 2013 il costituzionalista è anche stato chiamato dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte dei 'dieci saggi' che dovevano 'progettare' riforme per una nuova prospettiva politica e sociale. Nel 2016, il giurista ha sostenuto le ragioni del No al referendum sulla riforma Renzi-Boschi.
Il cordoglio del presidente Mattarella
ll presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fanno sapere dal Quirinale, ha inviato un messaggio di cordoglio ai familiari di Valerio Onida, ricordandone la figura di maestro di diritto pubblico, di autorevole Giudice e presidente della Corte Costituzionale, di presidente della Scuola superiore della Magistratura, "costantemente animato da forte spirito civico e da prezioso impegno per le istituzioni della Repubblica".
Giuliano Amato: "Perdo un fratello e un vero maestro"
"Ho perso un fratello. Era un uomo buono e un vero maestro". Sono le parole del presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato, cresciuto insieme a Onida fin dall'inizio della sua vita accademica . "In due settimane abbiamo perso due amici e due grandi colleghi - si legge sul sito della Consulta -, che hanno lasciato ciascuno il proprio segno sulla giurisprudenza della Corte costituzionale e, come presidenti, sulla sua gestione", ha aggiunto Amato, ricordando la scomparsa di Franco Bile, morto lo scorso 29 aprile e presidente della Consulta dall'11 luglio 2006 all'8 novembre 2008.
Letta: "Grande perdita per il Paese"
"Grandissima perdita per il nostro Paese con la scomparsa di Valerio Onida. Un punto di riferimento insostituibile, una persona dalle rare qualità umane. Un enorme dispiacere". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
"Con la scomparsa di Valerio Onida - scrive invece suisocial sui social il presidente di Italia Viva Ettore Rosato - se ne va una delle menti giuridiche più attente e apprezzate. Accademico, giudice costituzionale, presidente della Consulta, ha contribuito con i suoi studi al dibattito per un riformismo moderno. Vicini alla famiglia in questo momento di dolore".
Per Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle, "con la scomparsa del professor Onida l'Italia perde un insigne costituzionalista che ha difeso i valori della Costituzione e ha promosso riforme vere. Penso in particolare all'impegno alla guida della commissione "Ambiente in Costituzione" che ha gettato le basi per arrivare alla legge costituzionale 1/2022 nell'interesse delle future generazioni. Continueremo a fare tesoro dei suoi insegnamenti, anche critici, animati da passione democratica e rigore intellettuale".
Il sindaco Sala: "Esempio di profonda passione civile"
Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ricordato in un tweet Valerio Onida, ex presidente della Corte costituzionale morto oggi a 86 anni. "Milano saluta commossa Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale e riferimento autorevole per il mondo accademico - ha scritto Sala -. Per tutti un esempio di profonda passione civile. Non lo dimenticheremo".
Il presidente della Regione Attilio Fontana ha ricordato Onida come "un grande giurista e un importante punto di riferimento. L'ho citato molte volte nella mia vita e professione da avvocato perché le sue affermazioni erano sempre dimostrazione di grande cultura e di grande cultura giuridica. Credo sia stato un ottimo maestro".
Il ricordo dell'Anpi di Milano
Onida è stato, tra l'altro, presidente dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia e "si è sempre battuto per la difesa della Carta Costituzionale". Lo ricorda Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano. "Nel 2016 - afferma - si è schierato, partecipando a numerosi dibattiti, per il no al progetto di revisione costituzionale. La sua intensa attività era rivolta soprattutto alla diffusione della conoscenza della Costituzione repubblicana. Nel suo libro 'La Costituzione' del 2004 scriveva 'un popolo che non riconosce i diritti universali dell'uomo e non attua la divisione dei poteri non ha Costituzione'. Onida era fortemente impegnato a far conoscere i principi della Carta Costituzionale alle giovani generazioni. Ricordo - prosegue Cenati - di aver partecipato con lui a diverse iniziative, come quella organizzata qualche anno fa all'Istituto Verri di Milano, nel corso della quale Onida ha spiegato con passione ai ragazzi e alle ragazze la genesi della Costituzione, l'importanza dei valori e dei principi in essa contenuti".