È successo questa mattina per strada, in via Brasside, non lontano dall'ex statale 42 del Tonale, davanti a un complesso residenziale
Una donna ha esploso diversi colpi di pistola in strada a Treviglio (Bergamo) uccidendo un suo vicino di casa e ferendo gravemente la moglie di lui al culmine di una lite. La donna, S. E., 71 anni, è stata fermata dai carabinieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. E' successo questa mattina in via Brasside, non lontano dall'ex statale 42 del Tonale, davanti a un complesso residenziale. Sul posto il 118 con ambulanze ed elicottero, oltre ai carabinieri di Treviglio. La coppia e la donna che ha sparato abitavano in piani diversi della stessa palazzina e all'origine del delitto ci sarebbero proprio questioni e liti di vicinato.
La sparatoria
Intorno alle 8 la donna avrebbe esploso almeno cinque colpi verso le due vittime, marito e moglie, con una pistola regolarmente detenuta. Il primo, Luigi Casati, 64 anni, è morto sul colpo, mentre la donna, Monica Leoni, 58 anni, è stata trasportata in gravi condizioni all'ospedale di Bergamo, in pericolo di vita.
Tutto è partito da una lite per futili motivi tra la 71enne e il 64enne, scoppiata all'esterno dello stabile in un contesto di ostilità pregressa. Al culmine della lite la 71enne sarebbe rientrata in casa e, presa la pistola, avrebbe sparato all'uomo al torace. Uditi gli spari dal proprio appartamento al terzo piano, la moglie della vittima è scesa subito in strada per soccorrere il marito, ma è stata a sua volta raggiunta dai colpi di pistola sparati dalla 71enne. I colpi sono stati sentiti distintamente nella zona, dove si trovano diversi edifici residenziali e un complesso commerciale.
Il video
L'omicidio è stato ripreso in un video diffuso dal Corriere della Sera. Nelle immagini, riprese da una donna di cui si sente la voce, al balcone del condominio, si vede la donna con l’arma in mano e l'uomo rimasto a terra ucciso. Nel filmato la donna sembra aver già sparato e abbassa il braccio che aveva teso contro la vittima, poi torna verso l’ingresso del palazzo e in quel momento si vede chiaramente la pistola nelle sue mani. Poi si sentono le grida di disperazione e gli insulti rivolti dai vicini contro la donna.