Donna morta in auto nel fiume Adda, arrestato il marito

Lombardia
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L'uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, è ritenuto responsabile di aver causato la morte per annegamento della moglie. Il corpo della 44enne è stato recuperato in acqua nella notte dai sommozzatori a circa trecento metri dall’auto a bordo della quale viaggiava con il marito, il quale avrebbe invece raggiunto a nuoto la riva

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I carabinieri di Treviglio (in provincia di Bergamo) hanno arrestato C.M., 49 anni, ritenuto responsabile di aver causato la morte per annegamento della propria moglie di 44 anni, Romina Vento, trovata cadavere nella serata di ieri a bordo di un'auto, nelle acque del fiume Adda a Fara Gera d'Adda (nel Bergamasco). Allo stato l'accusa per l'uomo è di omicidio volontario aggravato. La salma sarà sottoposta all'autopsia per chiarire le cause della morte. La vettura è stata affidata alla Scientifica dell'Arma per i rilievi del caso. Una delle ipotesi ala vaglio degli inquirenti è che la donna volesse lasciare il marito, anche se i vicini di casa hanno riferito di non aver mai sentito liti. Sul posto è intervenuto anche il sindaco del paese Raffaele Assanelli. 

Il ritrovamento

Il corpo senza vita della donna è stato recuperato nella notte dai sommozzatori di Treviglio in acqua dopo circa un'ora, a circa trecento metri dall'auto su cui viaggiava con il marito. Il tratto in cui l'auto, una Peugeot station wagon bianca, è finita nell'Adda, presenta un livello di acqua piuttosto basso. L'uomo avrebbe raggiunto a nuoto la riva, mettendosi in salvo. Gli operatori del 118 non hanno potuto che constatare la morte della 44enne. Nella notte il 49enne, ritrovato sull'altra sponda dell'Adda a distanza di circa tre ore e mentre vagava per strada a Vaprio d'Adda (in provincia di Milano), è stato portato in caserma a Treviglio e sentito dai carabinieri per chiarire le circostanze dell'accaduto.

Le indagini

 A dare l'allarme sono state delle persone che hanno sentito delle grida provenire dal fiume, vicino all'imbocco di un canale artificiale. Secondo la ricostruzione dei militari, alcuni testimoni avrebbero visto l'auto che, a velocità sostenuta, passava nel varco tra due tratti di guard-rail della strada che costeggia l'Adda e finiva nel letto del fiume, dove si era inabissata quasi completamente. I testimoni avrebbero sentito una donna chiedere aiuto e, accese le torce dei cellulari, hanno visto un uomo che, raggiungendo a nuoto una lingua di terra in mezzo al fiume, scompariva tra la folta vegetazione. I presenti avrebbero anche sentito l'uomo gridare 'Mio figlio, mio figlio' e si temeva che sulla vettura vi fosse anche il bambino della coppia, di 10 anni. Invece era a casa con la sorella maggiore, di 15 anni, a Fara Gera d'Adda. Chiamati i soccorsi, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Treviglio e quelli del Nucleo Investigativo di Bergamo, che hanno cominciato le ricerche dell'uomo. Le indagini dei militari della Sezione Operativa, durate tutta la notte, hanno consentito di ricostruire i fatti.

L'auto della coppia nel fiume Adda
L'auto della coppia nel fiume Adda e, nel riquadro, un'immagine di Romina vento - ©Ansa

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