Donna morta da sola a Como, il sindaco: "Partecipiamo al funerale"

Lombardia
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Così il primo cittadino: "Dobbiamo diventare noi i suoi familiari. Deve essere un momento di riflessione su un esempio di solitudine che deve indurci davvero a migliorare e a cambiare certe dinamiche

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Marinella Beretta è morta da sola in casa a Como ed è stata ritrovata dopo oltre due anni. La data dell'ultimo addio non è stata ancora fissata, ma il sindaco - come riporta il Corriere della Sera - ha fatto un appello alla città perché si stringa attorno alla donna almeno nel momento dei funerali. "Dobbiamo diventare noi i suoi familiari e partecipare nei limiti del possibile alle esequie – dice Mario Landriscina -. Deve essere un momento di riflessione su un esempio di solitudine che deve indurci davvero a migliorare e a cambiare certe dinamiche". Intanto, la procura di Como ha disposto gli accertamenti necessari per fare chiarezza sulla morte di Marinella, che risale probabilmente alla fine del 2019. La donna è stata quasi certamente stroncata da un malore improvviso e non sarebbe riuscita neppure a chiedere aiuto. 

Le parole del sindaco

"Questa è una vicenda dolorosa che merita grande considerazione e riflessione – dice il sindaco di Como -. Mi ha lasciato molta amarezza. Abbiamo guardato le carte per vedere se la donna fosse nota al Comune e se avessimo commesso negligenze imperdonabili. Non è così, anche se questo non mi solleva rispetto a quello che è successo. Ora dobbiamo starle vicino almeno nel momento in cui lascerà questa terra che ha vissuto evidentemente in solitudine. Si tratta di una tragedia accaduta in un contesto complicato dalla pandemia, da una città chiusa e isolata. Chissà quanto ha sofferto questa donna. Ora è il momento di dare una testimonianza e invito la città a essere presente".

La proposta: "Censimento persone sole"

L'Università delle Generazioni di Agnone (Isernia) alla luce della tragedia ha scritto a Papa Francesco per chiedere di far realizzare nelle parrocchie un censimento degli anziani e delle persone che vivono sole affinché si possa realizzare un "monitoraggio di solidarietà", pure in collaborazione con l'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni, la Protezione Civile e altre associazioni come i boy scout. "Quanto accaduto a Como - si legge in una nota dell'associazione molisana - è stato straziante e vergognoso per un qualsiasi popolo che voglia essere e sentirsi veramente civile e, nel caso italiano, soprattutto cristiano". "Tra le tante iniziative che si potrebbero realizzare in tale monitoraggio - propone l'Università delle Generazioni - potrebbe essere esserci la "telefonata quotidiana" del buongiorno o della buonanotte effettuata da appositi gruppi parrocchiali o anche comunali o di quartiere per essere così sicuri che le persone sole, specialmente anziane, stiano bene". Altra utile accortezza - sempre secondo l'associazione - potrebbe essere l'operazione sociale "adotta un nonno".

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