Aggressioni in piazza Duomo, perquisizioni tra Milano e Torino

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Sono state eseguite a carico di 18 ragazzi maggiorenni e di tre minorenni, di età compresa tra i 15 e i 21 anni. Gli inquirenti sono al lavoro per individuare altre vittime oltre alle nove già accertate. Il sindaco Sala: il Comune si costituirà parte civile

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Sono violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate i reati contestati nell'inchiesta della polizia di Milano, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, che stamani ha portato a 18 perquisizioni a carico di altrettanti giovani, tra cui tre minorenni, per le aggressioni sessuali nei confronti di nove ragazze, in tre episodi distinti, nella notte di Capodanno in piazza del Duomo a Milano. Al momento c'è riserbo, da parte degli inquirenti, sull'identità dei giovani perquisiti. Dei 18 ragazzi, di cui 10 italiani e gli altri nordafricani, identificati e oggetto delle perquisizioni di oggi, sono 12 al momento gli indagati a vario titolo per violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. Le ragazze sono state poi chiamate in procura per effettuare i riconoscimenti, attraverso immagini e indumenti sequestrati dei presunti autori delle violenze. Il Comune di Milano si costituirà parte civile", ha detto il sindaco Giuseppe Sala commentando al Tg1 gli sviluppi dell'inchiesta.


Gli accertamenti

Le indagini, basate sulla visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza e sulle testimonianze di passanti e delle stesse vittime nonché sull'analisi dei social network, hanno condotto alle individuazioni dei presunti appartenenti al branco di ragazzi che ha molestato sessualmente almeno nove ragazze. Gli inquirenti hanno utilizzato anche sofisticati sistemi di tracciamento come un software facciale (Sari), in particolare per comparare i volti riconoscibili dalle telecamere stradali e di sicurezza con quelle dei social su cui alcuni dei ragazzi avevano fatto commenti il giorno dopo, e con l'Afis (il sistema di identificazione delle forze dell'ordine) per quelli con precedenti.

Si cercano altre possibili vittime

Dopo le perquisizioni odierne, inquirenti e investigatori sono al lavoro per individuare altre vittime che si aggiungono alle 9 già accertate. Allo stato, gli inquirenti sono convinti di aver individuato tutti i presunti autori delle aggressioni di Capodanno, ma le indagini si stanno concentrando su altri casi avvenuti anche nei giorni precedenti, in quanto sono al vaglio denunce su ulteriori episodi. Incrociando in queste ore le testimonianze delle vittime, gli esiti delle perquisizioni, ossia gli indumenti presi nelle abitazioni dei ragazzi, l'analisi dei cellulari sequestrati e le immagini di telecamere e video, gli inquirenti puntano ad accertare con esattezza quali siano le responsabilità di ciascuno. Va avanti pure l'analisi sui profili social e sulle chat, perché qualcuno degli indagati potrebbe aver fatto riferimento alle violenze compiute.

Gli abusi

"Non c'è nessuna regia dietro, sono ragazzi di gruppi diversi", ha spiegato il capo della della Squadra mobile, Marco Calì. Secondo quanto ricostruito finora, il "gruppo" dei 9 di Torino ha raggiunto piazza del Duomo in autonomia e solo lì ha incontrato gli altri ragazzi, unendo le forze in un'unica compagnia. Le prime vittime, in ordine di tempo, sono state le due ragazze tedesche aggredite in piena piazza, come mostrato dalle immagini filmate. Poi è toccato alla 19enne italiana con un giubbotto rosso aggredita davanti al McDonald's. Ha raccontato che all'inizio pensava fosse una rapina e ha allungato la sua borsetta al gruppo che in realtà l'ha molestata fino a strapparle i vestiti in diversi punti. In quel momento sono intervenute due amiche della ragazza, che hanno subito lo stesso trattamento e hanno denunciato il giorno successivo. Poco dopo, attorno alle 00.45, un'altra giovane che si trovava in galleria Vittorio Emanuele II è stata prima rapinata del cellulare e poi palpeggiata. Anche in questo caso 3 amiche hanno tentato di aiutarla ma sono state molestate dal gruppo.

Questore di Milano: "Risposta adeguata e rapida"

"Mi sembra che a 10 giorni dai fatti la risposta di oggi su quanto avvenuto in piazza Duomo all'ultimo dell'anno sia stata adeguata e rapida". Lo ha detto il questore di Milano, Giuseppe Petronzi. E ancora: "Al di là delle singole responsabilità che adesso valuterà la magistratura, e nel rispetto della presunzione di innocenza, posso solo aggiungere che si tratta di giovani che non gravitano su Milano".

Studentessa: "Spero sia fatta giustizia per tutte noi"

"Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera", ha commentato una delle due studentesse tedesche tra le vittime di abusi.

Le similitudini con le aggressioni avvenute a Torino

Dalle indagini sono emerse anche similitudini tra i giovani identificati per l'aggressione di Capodanno in piazza Duomo e i ragazzi che dallo scorso giugno imperversano nel centro di Torino, dove sono state eseguite nove perquisizioni, con aggressioni e rapine. Potrebbero far parte delle cosiddette 'bande fluide', come sono state ribattezzate, provenienti dalle zone periferiche del capoluogo piemontese. Il fenomeno è da tempo allo studio degli inquirenti e fa già la sua comparsa sotto la Mole nell'inchiesta sui fatti di piazza San Carlo, come fattore scatenante delle ondate di panico che la sera del 3 luglio 2017, durante la proiezione su maxi schermo della finale Champions tra Juventus e Real Madrid. Ma anche in quella per i saccheggi nei negozi del centro del 26 ottobre 2020, al termine di una manifestazione contro il lockdown per il Covid. Nelle scorse settimane polizia e carabinieri hanno identificato centinaia di giovani sospettati di fare parte di queste bande, denunciandone alcuni per le azioni violente compiute in particolare nella zona dell'Università, tra via Sant'Ottavio e via Verdi. In tutto sono state nove le perquisizioni eseguite sotto la Mole dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, in collaborazione con i colleghi della Questura di Torino, nell'ambito dell'inchiesta sulle molestie a sfondo sessuale avvenute nella notte di Capodanno.

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