Critica vaccini durante l'omelia di fine anno, parroco contestato nel Pavese

Lombardia

Le parole del sacerdote hanno suscitato la reazione di diversi fedeli, che si sono alzati dal loro posto lasciando la chiesa

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Durante l'omelia della messa di fine anno, nel pomeriggio di venerdì 31 dicembre, un parroco ha criticato i vaccini e la linea adottata dal governo per contrastare la pandemia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA) E' accaduto a Casorate Primo, un comune del Pavese al confine con la provincia di Milano. Le parole del parroco, don Tarcisio Colombo, hanno suscitato la reazione di diversi fedeli, che si sono alzati dal loro posto lasciando la chiesa. A darne notizia è oggi il quotidiano "La Provincia pavese". Il caso è già stato segnalato alla Curia di Milano. La parrocchia di San Vittore Martire infatti rientra nell'arcidiocesi milanese.

Il racconto dei fedeli

“Durante il Te Deum - racconta una delle persone presenti - è salito a fare la predica e ha cominciato a dire che avrebbe dovuto fare un riassunto di tutto quello che era successo nel 2021, a cominciare dalle cose negative. E ha cominciato a fare una predica completamente sui no vax”. La testimone racconta che il parroco, nell'esprimere il suo punto di vista non si sarebbe limitato ad esprimere il suo dissenso rispetto alla linea del governo sui vaccini ma "è andato un po' oltre, e a un certo punto un signore si è messo a urlare: 'Allora, fuori tutti, ma siamo ancora qui ad ascoltarlo?'". Il parroco però non si sarebbe interrotto e avrebbe concluso l'omelia e la Messa. "Le persone si sono spaventate - afferma un altro fedele, anche lui presente alla Messa di fine anno - hanno lasciato la celebrazione a metà e sono uscite". "Rispettiamo le idee di tutti, ognuno può fare ciò che vuole ma basta guardarsi intorno per vedere quello che succede - dice un'altra testimone - Un esempio ci deve essere, anche dal pulpito"

Le parole del parroco

Don Tarcisio si è difeso dalle critiche dicendo: "Nella vita - ha affermato - bisogna sapere ascoltare anche chi ha un'opinione diversa dalla propria. Se in questa fase storica si dice qualcosa di diverso sulla pandemia rispetto al sentire comune si viene additati come 'no vax'". Il sacerdote non ha voluto dire se si sia vaccinato contro il Covid-19: "A questa domanda rispondo solo ai medici, sulle questioni personali di salute non c'è bisogno di dare risposte a persone che non siano dottori".

Diocesi di Milano: "Pro vaccini da sempre"

In relazione alle polemiche nate dopo l'omelia, la Diocesi di Milano tramite l'ufficio comunicazione ha fatto sapere di avere una posizione netta e chiara, espressa da sempre, a favore dei vaccini, del green pass e della politica del Governo per contrastare il Coronavirus. Il vicario di zona, monsignor Michele Elli, è in contatto, è stato spiegato, con il prete per capire cosa sia davvero avvenuto e quali fossero i contenuti dell'omelia. Se cioè si possa essere determinato un fraintendimento. È stato ricordato che dall'inizio della pandemia diverse parrocchie hanno messo a disposizione spazi per procedere alle vaccinazioni e in alcune sono state allestite strutture diventate dei veri hub vaccinali che hanno potuto inoculare i vaccini a migliaia di persone. Inoltre, più volte l'arcivescovo Mario Delpini ha visitato questi luoghi e diversi altri centri vaccinali per incoraggiare i volontari e i medici per il loro lavoro e dare la sua benedizione. La Diocesi inoltre sottolinea che a settembre il vicario generale, monsignor Franco Agnesi, ha emanato un decreto sulle misure di contrasto alla pandemia in cui veniva spiegato che "la cura per la salvezza delle anime non può prescindere dall'impegno di tutelare la salute dei corpi" e in cui si indicava di vaccinarsi e sono state date disposizioni ai sacerdoti e agli operatori pastorali laici in tal senso.

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