Così il direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano: “Penso che la faccenda evolverà in una situazione in cui periodicamente toccherà ripetere, se non cambiano le cose, una vaccinazione impostata magari con nuovi vaccini mirata sulla variante predominante”
"Mi sento di dire, anche se mi spiace dirlo, che in una situazione in cui in un anno abbiamo avuto tre diverse varianti che hanno preso la scena, l'ultima delle quali molto diversa dal virus sul quale sono stati realizzati i vaccini, la terza dose non sarà l'ultima dose necessaria". Lo dice all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA).
Galli: “Toccherà ripetere periodicamente vaccinazione
Quanto è accaduto "mi porta a pensare - sottolinea l'esperto - che la faccenda evolverà in una situazione in cui periodicamente toccherà ripetere, se non cambiano le cose, una vaccinazione impostata magari con nuovi vaccini mirato sulla variante predominante, un po' sul modello influenza".
“Richiamo una volta l’anno? Ipotesi possibile”
Sulla possibilità di un richiamo una volta all'anno con gli aggiornamenti del vaccino, Galli dichiara: "È una delle possibili ipotesi che penso debbano essere considerate. Ma se ci fossero stati dubbi" sulla necessità di un adeguamento dei vaccini "penso siano stati fugati da questa variante Omicron che ha 32 mutazioni rispetto al virus di Wuhan e che giustificherebbe da sola che venga messo in piedi un nuovo vaccino", conclude.