Covid, Busto Arsizio: vuole vaccino ma padre è contrario, giudice dà ragione alla minore

Lombardia
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Il caso è approdato nel tribunale cittadino. La ragazza non era presente: per lei ha preso la parola un avvocato che ha esposto la sua posizione. Nell’ordinanza si evidenzia che “l’opposizione del padre non appare fondata su basi scientifiche”

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Una ragazza adolescente vuole vaccinarsi contro il covid. Il padre è contrario: il caso approda in tribunale e il giudice dà il via libera al vaccino per la giovane. La vicenda è andata in scena nel tribunale di Busto Arsizio in una giornata chiusa dall’ordinanza emessa dal giudice. In aula, la ragazza minorenne non era presente: per lei ha preso la parola un avvocato, curatore speciale, che ha esposto la posizione della giovane. Nel provvedimento del giudice, inoltre, si fa riferimento al recente varo del Super green pass che, da lunedì 6 dicembre, prevede regole speciali per arginare il contagio da coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

La situazione

A quanto apprende l'Adnkronos, a sostegno della ragazza c’era anche la documentazione prodotta dalla mamma. In particolare è stata messa agli atti la certificazione firmata da un medico che ha attestato l’assenza di patologie che potrebbero essere considerate come controindicazioni. L'ordinanza ha evidenziato che "l'opposizione del padre non appare fondata su basi scientifiche e comunque è in contrasto con le interpretazioni più veritiere e credibili formulate dalla comunità scientifica e prese a base dell’attuale normativa in materia di protezione dal Covid".

La decisione

In sostanza, il giudice ha considerato come punto di riferimento le indicazioni fornite dalla scienza e le informazioni diffuse dalle autorità sanitarie, escludendo teorie e posizioni sostenute e condivise in contesti esterni ed estranei alla comunità scientifica.

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