Attraverso i social il 28enne, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio
La polizia ha eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di un 28enne milanese - Gabriele Molgora, detto Zeno - indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social l'uomo, fin dalla scorsa estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio. Per gli investigatori, ha sin dall'inizio assunto un rilievo strategico nella campagna di protesta in quanto amministratore della chat Telegram "No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano" e del gruppo Facebook "No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2", alle quali sono iscritti 32mila utenti. Ieri ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l'obbligo del passaporto sanitario, a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre. Tra l'altro, era già stato colpito da Daspo urbano in relazione alle proteste, mai preavvisate e pertanto da qualche tempo non vi partecipava.
La perquisizione
Nel corso della perquisizione del 28enne, sono stati anche sequestrati un'accetta e un coltello, all'interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. I poliziotti hanno anche ritirato, a scopo precauzionale, due armi regolarmente denunciate dall'uomo che è titolare della licenza di porto d'armi a uso sportivo. La questura di Milano ha spiegato che, successivamente alle indagini sulla manifestazione No Green pass non preavvisata di sabato scorso - nel corso della quale sono stati denunciati due manifestanti, emessi 31 ordini di allontanamento e comminate 49 sanzioni amministrative per occupazione di aree urbane - saranno emesse ulteriori sanzioni ai 257 cittadini identificati dalla polizia in piazza Fontana e in piazza Duomo.
La ricostruzione dei fatti
Lo scorso 20 novembre il 28enne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale per il prossimo sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare e accendere torce da stadio. Così, per gli investigatori, avrebbe creato "una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito a indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale". E avrebbe invitato sui social i no Green pass a "trovare metodi di protesta nuovi ed eclatanti" per avere "una nuova visibilità".
Ideatore cortei distribuì mille pass presi da web
Inoltre, dall'analisi del telefono del 28enne ideatore dei cortei No green pass del sabato a Milano la polizia ha scoperto che l'indagato ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. L'uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Ed è stato quindi denunciato anche per ricettazione, con altre due persone destinatarie dei file contenenti i Green Pass e sottoposte a perquisizione e sequestro dei telefoni.
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