Manifestazioni no green pass a Milano, l'allarme di Confcommercio

Lombardia
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Così Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano: "Costano 10 milioni di euri ai commercianti. Il danno economico rischia seriamente di aggravarsi con l’avvicinarsi del periodo natalizio"

La reiterazione, ogni sabato pomeriggio, dei cortei No Green Pass a Milano comincia a farsi sentire sulle casse dei commercianti della città, già duramente colpiti dalla pandemia. Ed è polemica. Come riporta Il Sole 24 Ore, la Confcommercio ha quantificato l’entità dei danni, a partire da un sondaggio tra i suoi iscritti: 10,2 milioni di euro solo per corso Buenos Aires, la via più interessata dai cortei, e l’area del centro. Una perdita del 27% (su 37,7 milioni di euro di fatturato). È il conto, in una zona circoscritta, pagato negli ultimi tre sabati a Milano da negozi, bar e ristoranti nelle ore interessate dalle manifestazioni No Green pass.

Le dichiarazioni

"Oltre 10 milioni di euro persi in tre sabati di proteste in un’area limitata. Un bilancio che potrebbe essere ben più pesante se dovesse perdurare questa situazione di caos con un impatto significativo sull’attrattività della città. Chi sarebbe infatti invogliato a recarsi a Milano – osserva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – sapendo di trovare confusione e disagi per cortei più o meno autorizzati? Il danno economico rischia seriamente di aggravarsi con l’avvicinarsi del periodo natalizio". Tra l'altro, nel sondaggio di Confcommercio Milano il 70% è favorevole all'obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro. 

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