Studenti spiati durante gli esami tramite webcam, multata la Bocconi

Lombardia

La sanzione ammonta a 200.000 euro: l'ateneo non ha rispettato le direttive sul trattamento dei dati personali degli iscritti utilizzando, durante il lockdown, due software di controllo per monitorare i movimenti dei volti degli studenti in occasione degli esami da remoto

Multa da 200.000 euro per l’Università Bocconi di Milano per non aver rispettato le direttive sul trattamento dei dati personali degli studenti iscritti. Secondo quanto riportato da diverse testate, tra cui Corriere e Il Giorno, l’ateneo avrebbe infatti "spiato" gli studenti durante gli esami nelle settimane di lockdown dello scorso anno attraverso software programmati per registrare ogni movimento del volto di chi sta davanti alla webcam.

Pratica troppo invasiva

La prestigiosa università si sarebbe servita di due software - Repondus monitor e LockDown Browsers - per controllare i volti degli studenti e bloccare temporaneamente i loro dispositivi elettronici, così da impedirgli di reperire informazioni altrove. Secondo il Garante della Privacy si è trattato di una pratica troppo invasiva ed è quindi scaturita la multa (che scende a 100.000 se paga entro un mese).

Il trattamento dei dati

Un altro problema riscontrato dal Garante riguarda la conservazione dei documenti acquisiti durante la registrazione. Resta infatti da chiarire per quanto tempo tali immagini possono restare in archivio e dove,  anche se è stato appurato che i dati personali subiscono un trasferimento negli Stati Uniti d'America.

A depositare l'istanza nell'aprile del 2020 è stato un ex studente della Bocconi, l’inglese Joseph Donat Bolton, 21 anni, subito dopo l'introduzione dei due software. Oltre a pagare la multa, l’ateneo non potrà più utilizzare i due sistemi.

Milano: I più letti