Così il candidato sindaco del Centrodestra: "I sondaggi mi auguro che non siano stati fatti tra un cappuccino e un tè perché ad esempio ce ne sono con la lista di Toti, peccato che a Milano non sia presente"
"Se credo al ballottaggio? Assolutamente si'". Così il candidato sindaco del Centrodestra a Milano, Luca Bernardo, risponde a una domanda nel corso di un'intervista su Sky TG24. "I sondaggi mi auguro che non siano stati fatti tra un cappuccino e un tè perché ad esempio ce ne sono con la lista di Toti, peccato che a Milano non sia presente". Inoltre, Bernardo ha detto di sentirsi "molto solido" e di avere "grande solidarietà da tutti i partiti che mi appoggiano. Sono molto tranquillo perché sono stato sintesi senza veti nella mia candidatura e questo mi ha fatto molto onore e piacere. Questa sintesi fa sì di sentire accanto una famiglia, quella del centrodestra, e lo vedo e lo sento tutti i giorni. Noi abbiamo sintesi, ci parliamo e se ci sono discussioni devono avvenire nella normalità". Quanto alla questione del versamento delle quote per la campagna elettorale "oggi guarderò il conto" ma "la cosa meno importante è la parte economica perché la prima è confrontarsi con i cittadini".
"No vax in giunta? Sinistra strumentalizza"
E ancora: "Purtroppo abbiamo dei campioni di democrazia a Milano e nella sinistra che strumentalizzano sempre le mie parole. Ma credo che ci sia poco da strumentalizzare perché essendo medico sono sempre stato chiaro. Io non escludo mai nessuno, con le persone bagna parlarci ragionarci e chiarire quando non sono d'accordo e portarle sul terreno della conoscenza e del fare il vaccino", ha detto Bernardo. Il pediatra ha poi ricordato che "avendo fatto il medico conosco molto bene cos'è il Covid e ho ben idea di cosa siano i vaccini perché li abbiamo studiati. Quindi il consiglio sempre è di vaccinarsi per la protezione di se stessi e degli altri e perché il vaccino copre anche dalle varianti". Aggiungendo: "Io non sono un pro vax. Sui sanitari ritengo che debba esserci l'obbligo. Sono un medico che consiglia di vaccinarsi perché protegge dal virus e dalle varianti. Io distinguo due tipi di no vax: quando si parla di violenza e aggressione, soprattutto contro le forze dell'ordine, io sono completamente non tollerante; diverso è invece colui che è no vax magari perché non gli è arrivata una corretta comunicazione o magari perché ha timore di eseguire un vaccino. Allora lì la scienza e la medicina devono dare il consiglio e consigliare di vaccinarsi". Quanto all'obbligo vaccinale, "io non sono favorevole mai. In Lombardia raggiungeremo l'80% di immunità di gregge. L'obbligo vaccinale può solo deciderlo il Governo attraverso il Cts che dà indicazioni". E sul post di Fedez dopo il comizio del leader M5S Giuseppe Conte a Cosenza, Bernardo ha detto: "Non ho seguito Fedez però certamente gli assembramenti sono sconsigliati non solo in generale ma anche per legge. Vale per tutti", per i politici e per i concerti.
"Pistola è chi non vede povertà"
Infine, il termine 'pistola' non era riferito agli elettori di sinistra ma "a quelle persone che non vedono la povertà. Non sono tutti, come passato dalla sinistra. Io ho detto quel termine senza voler offendere nessuno. Vuol dire sciocco, non è un'offesa come qualcuno strumentalizza. Non devono offendersi, io non mi sono offeso in due mesi di campagna elettorale della sinistra che ha parlato di tutto tranne che dei miei programmi", ha concluso.
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