Milano, clinica ex Santa Rita: 21 anni e 4 mesi a Brega in appello ter

Lombardia

L'ex primario della clinica Santa Rita di Milano, arrestato 13 anni fa, è accusato della morte di quattro pazienti

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha condannato a 21 anni e 4 mesi di carcere Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario della clinica Santa Rita di Milano accusato della morte di quattro pazienti e arrestato 13 anni fa.

Al medico è stata aumentata la pena rispetto alla condanna a 15 anni di reclusione dell'ottobre 2018 (processo d'appello bis). La Cassazione infatti aveva rinviato gli atti alla corte milanese chiedendo la parziale riforma della sentenza di secondo grado: per gli ermellini era necessario contestare, accanto all'omicidio preterintenzionale, l'aggravante dello scopo di lucro. Il chirurgo aveva preso anche 15 anni e mezzo, diventati definitivi, per 55 casi di lesioni e truffe al servizio sanitario nazionale. Pertanto la condanna complessiva ('con il vincolo della continuazione') ricalcolata dai giudici milanesi è di 21 anni e 4 mesi che, per via del condono di 3 anni, sono scesi a 18 anni e 4 mesi. E poiché l'ex primario è già stato in carcere per 15 anni e mezzo, quando la sentenza passerà in giudicato dovrebbe finire di espiare la pena non più in cella ma in affidamento in prova ai servizi sociali.

Ricalcolata pena per Fabio Presicci

La Corte ha anche rideterminato la pena di 7 anni e 8 mesi inflitta sempre tre anni fa a Fabio Presicci, l'allora braccio destro di Brega e imputato per due dei 4 decessi. Al netto del condono e con l'aggravante subvalente alle attenuanti generiche a lui concesse, la condanna è di 8 anni e 8 mesi, di cui solo 6 mesi da scontare in affidamento. In primo grado i due medici, oggi presenti in aula, erano stati ritenuti responsabili di omicidio ed erano stati rispettivamente condannati all'ergastolo e a 21 anni. 

Le dichiarazioni

"E' finalmente finita", si è limitata a dire la moglie di Brega dopo la lettura del dispositivo. "Si è chiusa una vicenda dolorosissima per tutti", ha affermato invece l'avvocato Mauro Mocchi, difensore di Presicci.

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