Elezioni a Morterone, Partito Gay è l'unica lista candidata nel paese più piccolo d’Italia

Lombardia
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Il paese in provincia di Lecco conta solo 29 abitanti. A rendere nota la notizia è lo stesso partito. Il candidato sindaco: “Non volevo far chiudere il Comune, commissariarlo e portarlo all’estinzione”

Nel più piccolo Comune italiano per popolazione, Morterone (in provincia di Lecco), l'unica lista valida per le elezioni comunali (QUANDO SI VOTA E DOVE - IL PROTOCOLLO SANITARIO) è quella del Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e liberale. Lo rende noto lo stesso partito, che nel centro della comunità montana della Valsassina, che conta solo 29 abitanti, ha schierato come candidato sindaco Andrea Grassi.

L’aspirante sindaco: “Mi candido per non far chiudere il Comune”

"Ho scelto di candidarmi a Morterone perché non volevo far chiudere il Comune, commissariarlo e portarlo all'estinzione. In queste settimane parlerò con i residenti e ascoltare le loro volontà. Morterone non può essere commissariata", ha spiegato Grassi. "Morterone - ha aggiunto - può diventare un polo turistico internazionale ed essere ripopolato. Voglio lavorare per renderlo un paese popolato tutto l'anno, dove la gente può venire qui per trovare lavoro, ma anche un luogo inclusivo ed aperto. Inoltre, mi impegnerò per renderlo un paese smart, dove molti potranno anche trasferirsi qui per godersi la natura e lavorare in smart-working con le connessioni ad alta velocità".

Partito Gay: “Ammessa altra lista fuori tempo”

Quello del Partito Gay "è un progetto nazionale di lungo respiro" sottolinea il partito, spiegando che in questa tornata elettorale sarà presente a Valnegra (in provincia di Bergamo), in altri piccoli Comuni e in grandi città come Milano, Torino, Roma e Napoli.

In seguito, ha fatto sapere lo stesso partito, è stata ammessa un'altra lista "presentata fuori tempo". "Quanto accaduto ci lascia sbalorditi: sino alle 12.00 di ieri - ha dichiarato domenica 5 settembre Fabrizio Marrazzo, portavoce dello schieramento arcobaleno - eravamo gli unici ma, dopo lo scadere del termine ministeriale, si è presentata un'altra lista che non doveva neanche essere protocollata e che poi è stata ammessa".  "Chiedo l'intervento della ministra Lamorgese per far ripristinare la legalità: la lista presentata fuori tempo non può essere accettata", sottolinea Marrazzo.

Le operazioni di spoglio nel seggio del circolo didattico Pizzigoni di Catania, 6 novembre 2017. ANSA/ORIETTA SCARDINO

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