Milano, accumulatrice seriale morta in casa accanto al figlio tra tonnellate di oggetti

Lombardia
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Gli agenti della squadra mobile e i vigili del fuoco, intervenuti nella notte tra martedì e mercoledì al primo piano di via Scarlatti, hanno trovato il corpo della 70enne e il figlio che nessuno nel palazzo aveva mai visto. L’appartamento era saturo fino al soffitto di materiale d’ogni sorta, che rendeva impossibile qualsiasi movimento e irrespirabile l’aria

Gli agenti della Squadra mobile e i Vigili del fuoco sono intervenuti al primo piano di un palazzo di via Scarlatti, a Milano, trovando una 70enne “accumulatrice patologica” morta da diverse ore e accanto il figlio, immobile e con sguardo assente. La notizia è stata riportata dall’edizione milanese del Corriere della Sera.

La situazione in casa

L’appartamento era saturo fino al soffitto, cataste di materiale d’ogni sorta rendevano l’aria irrespirabile e rendevano impossibile qualsiasi movimento. Per questo è stato subito necessario l’intervento dei vigili del fuoco, che comunque, dopo aver abbattuto la porta, hanno dovuto faticare a lungo prima di ricavare un varco ed esplorare i due locali. Il cadavere della 70enne era circondato dai materiali accumulati in chissà quanti anni di solitudine e ossessioni, e poco distante – al di là di una sorta di tunnel scavato tra sacchi ricolmi di indumenti, cartoni e oggetti d’ogni sorta – il figlio della donna defunta, che nessuno nel palazzo aveva mai visto.

Le testimonianze dei vicini

I vicini raccontano di aver incrociato la signora, che trascinava sempre con sé un carrello o qualche sacco di plastica, ma di non aver mai immaginato che in quell’appartamento vivesse un’altra persona. Probabilmente pressoché segregata da chissà quanto tempo. Lei non apriva mai la porta se c’era qualcuno sul pianerottolo.

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