Sesto San Giovanni, casco obbligatorio per chi usa il monopattino

Lombardia

Lo prevede un'ordinanza firmata dal sindaco all'indomani della morte di un 13enne, caduto dal monopattino su cui viaggiava. La Procura ha intanto disposto l'autopsia sul corpo della giovane vittima

All’indomani della morte del ragazzo di 13 anni, caduto dal monopattino elettrico su una pista ciclabile, il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha firmato una ordinanza che prevede obbligo del casco e limiti di velocità di 20 km all'ora sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali per chi utilizza questi mezzi. "La tragedia che si è consumata ieri pomeriggio - spiega Di Stefano - ha scosso l'intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento".

La nota del sindaco

"Non c'è più tempo da perdere - aggiunge il sindaco in una nota -. In attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l'uso di questi mezzi (equiparandoli a ciclomotori), che come abbiamo visto in diverse occasioni possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l'obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso. Il casco è una protezione fondamentale in grado di fare la differenza e salvare la vita in caso di incidenti e cadute. Va usato sempre".

Secondo Di Stefano, “il Parlamento dovrebbe rendere obbligatorie assicurazione e targa, regolamentare la potenza dei monopattini per bandire mezzi truccati e alzare almeno a 16 anni l'età minima per potersi mettere alla guida. Anche perché, la mobilità può dirsi davvero sostenibile solo se sicura e responsabile ed è compito delle istituzioni farsi parte attiva per evitare altre tragedie”, conclude il primo cittadino.

Disposta l'autopsia

Intanto, la Procura per i Minorenni di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo del 13enne, decisione confermata dal Procuratore Capo Ciro Cascone, al quale la Procura di Monza sta inviando la documentazione relativa all'incidente e gli accertamenti svolti dalla Polizia Locale. I due uffici giudiziari lavoreranno ora in parallelo per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e vagliare eventuali responsabilità.

L'incidente

Secondo quanto ricostruito, il 13enne stava passeggiando con un amico nel Parco 9 Novembre quando gli avrebbe chiesto di poter provare il mezzo a due ruote, uscendo dai confini dello spazio verde. Dopo aver percorso alcuni metri sulla pista ciclabile di viale Antonio Gramsci, il ragazzino è caduto di faccia impattando violentemente contro il marciapiede, finendo a terra sull'asfalto, dal quale non si è più rialzato. Immediata la richiesta di soccorsi da parte di una passante. Sul viale che porta alla stazione di Sesto San Giovanni è arrivata un'ambulanza del 118 e fin da subito le condizioni del 13enne sono apparse gravi. Il giovane, in arresto cardiocircolatorio e con un forte trauma cranico, è stato subito intubato. Arrivato in coma all'ospedale di Niguarda di Milano, è deceduto poco dopo. Il monopattino è stato sequestrato dagli agenti ed è a disposizione della magistratura inquirente.

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