Violenza sessuale a Cascina Gobba: per gip c'è pericolo reiterazione

Lombardia

Il giudice per le indagini preliminari Tiziana Gueli ha convalidato ieri il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a carico del 31enne

Il gip di Milano Tiziana Gueli ha convalidato ieri il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a carico del 31enne arrestato con l'accusa di aver violentato, vicino alla fermata della metropolitana di Cascina Gobba il 9 agosto, una 25enne. Pericolo di fuga e di reiterazione del reato le due esigenze cautelari sulla base del provvedimento. La ragazza era stata aggredita mentre, la mattina presto, stava andando a lavorare all'ospedale San Raffaele di Milano.

Le parole del gip

Nell'ordinanza il giudice spiega che il "quadro probatorio" nei confronti dell'uomo, sbarcato a Lampedusa lo scorso maggio e senza permesso di soggiorno, è molto "solido". I due elementi principali sono, infatti, la prova del Dna, che ha portato al 'match' tra quello dell'egiziano e il materiale genetico rintracciato sul luogo della violenza, e il riconoscimento da parte della vittima. L'egiziano, difeso dal legale d'ufficio Eleonora Bergamini, ieri nel corso dell'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nell'ordinanza viene descritta la brutale violenza e si fa riferimento alla "gravità dei fatti". Per il gip, inoltre, c'è il rischio che, se rimesso in libertà, il 31enne possa commettere altre violenze.

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