L'indagine è partita dopo una segnalazione dal Canada. Sono stati sequestrati "22 smartphone, tre notebook, otto hard disk, quattro pendrive usb e due tablet" all'interno dei quali sono stati rinvenuti "oltre cinaue video e foto di natura pedopornografica"
Blitz della polizia postale in Lombardia in un'inchiesta, coordinata dalle Procure di Milano e Brescia, sul contrasto alla pedopornografia on line che ha portato a un arresto e a 17 perquisizioni. L'arrestato è un 32enne accusato di detenzione di ingenti quantitativi di materiale pedopornografico.
Le indagini
Dall'analisi dei suoi dispositivi informatici è emerso, spiega la polizia, "non solo che l'uomo era particolarmente attivo su una chat in cui venivano condivisi video di abusi sessuali nei confronti di bimbi molto piccoli, ma sono stati rinvenuti filmati autoprodotti" con abusi sessuali ai danni di sua figlia. La Polizia postale di Milano ha anche "filtrato ed elaborato oltre 6.400 connessioni, riuscendo a individuare 17 soggetti" che per restare anonimi sul web "creavano account utilizzando caselle di posta elettronica aperte ad hoc con dati fittizi e accedendo alla rete attraverso reti Wi-Fi 'aperte' o connessioni internet intestate a soggetti terzi". L'indagine è partita dopo una segnalazione dal Canada. Sono stati sequestrati "22 smartphone, tre notebook, otto hard disk, quattro pendrive usb e due tablet" all'interno dei quali sono stati rinvenuti "oltre cinaue video e foto di natura pedopornografica".