Scontri durante presidio di lavoratori della logistica nel Lodigiano, grave un uomo

Lombardia
Facebook - Si Cobas

A denunciare l’accaduto è il sindacato Si Cobas. Circa 40 persone, ex lavoratori della FedEx di Piacenza, hanno preso parte alla manifestazione nella notte. L’uomo ferito ha riportato un grave trauma facciale. Indaga la Procura

A.E., operario 48enne, è rimasto gravemente ferito durante violenti scontri avvenuti nella notte a Tavazzano con Villavesco, nel Lodigiano, nel corso di un presidio organizzato dai lavoratori licenziati da una ditta di logistica di Piacenza. L'uomo ha rimediato un trauma cranico-facciale con un ricovero di diverse ore al policlinico San Matteo di Pavia dove è arrivato intubato, per poi essere infine dimesso. Si sono registrati altri 8 feriti, dei quali altri quattro finiti in Pronto soccorso. Intanto, "Si Cobas" conferma e rilancia lo sciopero nazionale della logistica indetto per il 18 giugno.

Il presidio

I manifestanti, una quarantina, lavoravano alla FedEx Tnt, spiegano fonti sindacali Si Cobas, e, arrivati a Tavezzano per la protesta, “hanno trovato persone, che si ritiene possano anche essere guardie private, che li hanno assaliti anche con bastoni e taser”, raccontano. Intorno all'una, dall'Emilia Romagna i manifestanti sono arrivati alla spicciolata davanti ai cancelli della Zampieri con bandiere rosse con la scritta bianca "Si Cobas" e scandendo cori del tenore di "Chi tocca Piacenza, tocca tutti", "Piacenza è rossa, non si tocca". Dopo diversi minuti, tra i lavoratori all'interno dei cancelli sono comparsi anche altri uomini in pettorina catarifrangente che hanno imbracciato lunghi pezzi di legno ricavati da bancali spezzati. Sono volati insulti, da una parte e dall'altra. Poi sono iniziati gli scontri.

Gli scontri

C'è stato un lancio di oggetti in una maxirissa con i manifestanti che cercavano di difendersi, per lo più a mani nude. Immagini riprese in un video postato dai Cobas, con il rumore delle sirene della polizia come sottofondo. I tafferugli si sono poi placati, i cancelli sono stati riaperti e i camion sono passati. Alla fine degli scontri nove persone sono state soccorse dai sanitari del 118.

SiCobas: “Operaio colpito alla testa da un pezzo di bancale”

"Colpito alla testa da un pezzo di bancale, restando a terra esanime e in una pozza di sangue" affermano i Si Cobas che su Facebook hanno pubblicato anche un video con le immagini di uomini con i giubbetti catarifrangenti e bastoni fatti con il legno dei bancali che escono dai cancelli per far indietreggiare il presidio dei lavoratori licenziati dalla Fed Ex. Inizia un lancio di oggetti mentre suonano le sirene delle auto della polizia che è presente sul posto.

Procura apre un'inchiesta

A diffondere la notizia è stato lo stesso sindacato, che ha anche pubblicato una serie di immagini di quanto accaduto nella notte. In una foto si vede un uomo riverso a terra, con il sangue che gli esce dal naso. "Il presidio dei lavoratori FedEx di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni, frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni”, si legge sulla pagina Facebook dell’organizzazione sindacale. Intanto, la Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un'inchiesta sull’accaduto. I carabinieri stanno sentendo, in queste ore, le persone che erano presenti sul posto durante i tafferugli.

Prefetto: "Domani discuteremo su strategie se dovessero accadere ancora cose simili"

Da Roma, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando ha chiamato il questore di Lodi Giovanni Di Teodoro per avere informazioni sui fatti e ottenere chiarimenti, via via, sugli sviluppi della vicenda. "Domani - ha piegato il prefetto Giovanni Montella all'Ansa - alle 9.30 terrò un coordinamento per l'Ordine e la Sicurezza con le forze dell'ordine e il sindaco di Tavazzano. Ce ne sono stati di episodi simili ma non so, stanotte, che cosa sia successo che ha fatto scatenare questa reazione. Domani, quindi, discuteremo sulle strategie da porre in essere se dovessero, ancora, accadere cose simili".

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