In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Milano, Mattarella in Statale: "Covid stress test per tutti, ma siamo sulla buona strada"

Lombardia

Ad accogliere il presidente della Repubblica erano presenti il rettore dell'ateneo, Elio Franzini, il ministro dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Durante il suo discorso, Mattarella ha affermato che per l'uscita dalla pandemia "siamo sulla buona strada, ma non ancora al traguardo"

Condividi:

Il Covid "non è stato uno stress test straordinario solo per l'università, lo è stato per tutti, in ogni parte del mondo ed è bene mantenere alta l'attenzione su quanto avvenuto soprattutto perché quando l'emergenza sarà alle nostre spalle sarà bene non cancellarla dal ricordo, tenerla sempre presente per ricavarne alcuni criteri di comportamento". Lo ha affermato quest'oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il proprio discorso alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021 dell'Università Statale di Milano, aggiungendo anche che "siamo sulla buona strada" per uscire da questa situazione "ma non ancora al traguardo".
Ad accogliere il capo dello Stato erano presenti il rettore dell'ateneo Elio Franzini, il ministro dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021 dell'Università Statale di Milano - ©Ansa

Il discorso di Mattarella

Nel proprio discorso, Mattarella ha affermato che occorre “mantenere alta l’attenzione sulla pandemia”, dalla quale "siamo sulla buona strada" per uscirne "ma non ancora al traguardo". Ha poi aggiunto che il Covid "non è stato uno stress test straordinario solo per l'università, lo è stato per tutti, in ogni parte del mondo ed è bene mantenere alta l'attenzione su quanto avvenuto soprattutto perché quando l'emergenza sarà alle nostre spalle sarà bene non cancellarla dal ricordo, tenerla sempre presente per ricavarne alcuni criteri di comportamento".

"Ognuno ha bisogno degli altri"

"Una delle esperienze che questa drammatica fase dalla quale stiamo cercando di uscire", ha proseguito Mattarella, è che "ognuno ha bisogno degli altri, ciascuno di noi ha avuto bisogno di tutti gli altri e viceversa, e questo è un criterio che speriamo non venga rimosso. Non lo sia a livello di relazione tra le persone, e neanche nelle relazioni tra gli Stati. È un insegnamento che sarà bene custodire e mettere a frutto".

"Da riflessioni pandemia emerge senso valore ricerca"

"Da queste riflessioni sulla pandemia - ha continuato - emerge anche il senso del valore della ricerca e della riflessione critica. Il rettore ha sollecitato una riflessione sulla governance dei nostri atenei, per pervenire a modelli adeguati per efficienza e aderenza ai tempi che attraversiamo, in linea con quanto detto dalla ministra Messa. Ed è la linea che ha attraversato la lectio magistralis del professor Dionigi". Mattarella ha sottolineato come "in questa stagione è emerso agli occhi di tutti il valore della scienza e della ricerca. Non saremo mai abbastanza grati al mondo della scienza per la velocità e l'impegno con cui hanno consegnato all'umanità gli strumenti per sconfiggere la pandemia". Ha poi concluso: "Ci si interroga sempre sul futuro, non lo potremo mai conoscere ma se si forma spirito critico e lo si sviluppa potremo esser certi che lo costruiremo bene".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021 dell'Università Statale di Milano - ©Ansa

Messa: "Arginare pressappochismo scientifico"

"Dobbiamo arginare il pressappochismo scientifico trasmettendo ai giovani la passione per la buona ricerca scientifica, invitarli a studiare e ad approfondire le conoscenze in ogni campo". Lo ha sottolineato il ministro dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa, nel suo discorso in occasione della cerimonia di inaugurazione. "Per farlo occorre offrire testimonianze di scienza, trasferire conoscenze e metodologie, senso critico e dubbio scientifico. Perché è dalla buona ricerca che dipende il futuro individuale e collettivo. E i giovani devono diventarne protagonisti - ha aggiunto -. Credo che dovremmo concentrarci nel saper riconoscere e valorizzare la buona ricerca, ovvero quella che comporta agire secondo l'etica della competenza e della responsabilità". "La buona ricerca è quella che fa avanzare la scienza, la quale non ha certezze inossidabili, ma è solo forte del suo metodo, quello scientifico, con cui si verifica la sostenibilità delle ipotesi, la riproducibilità dei risultati, il loro impatto e la potenziale usabilità. - ha concluso - Per questo la scienza, quella vera, non cerca conferme esterne alla comunità scientifica, non teme la valutazione, non rifiuta il confronto critico, ma chiede e pretende solo rigore, trasparenza, accessibilità, ma soprattutto non poggia, come molta pseudoscienza, su ipotesi fideistiche indimostrabili, né cerca riconoscimenti normativi".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al rettore dell'Università Statale di Milano - ©Ansa

Rettore Statale: "Non siamo mai stati fermi"

"Oggi in senso proprio non inauguriamo, ma vogliamo testimoniare, anche grazie a Lei signor Presidente, alla sua presenza, che andiamo avanti, che non siamo mai stati fermi". Così il rettore dell'Università degli studi di Milano, Elio Franzini, ha parlato di come l'ateneo ha affrontato il periodo della pandemia nel corso della prolusione, 'Presenza e Futuro', in occasione della cerimonia. Una cerimonia ancora soggetta a restrizioni a causa della pandemia, che si è tenuta alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ricordando le scorse inaugurazioni, è difficile non vedere di nuovo qui con noi, ricordo il posto esatto in Aula Magna, persone che non ci sono più, portate via dal Covid", ha aggiunto ricordando le vittime della pandemia. "Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizia che, tra i pochi atenei italiani, abbiamo meritato A, il massimo, nella visita per l'assicurazione della qualità di Anvur ricevuta nel marzo di quest'anno. È per noi davvero un motivo di grande orgoglio, di resistenza e di ripresa: da qui ripartiamo. - ha aggiunto ricordando gli obiettivi raggiunti durante l'anno - E ancora, siamo l'università quarta al mondo per gli studi sul Covid, senza dimenticare lo sforzo dei nostri sanitari. Infine, oggi inauguriamo anche la nostra University Press".

"Risorse non distribuite 'a pioggia', ma esaltate potenzialità di ciascuno"

"Le risorse, e in primo luogo quelle ordinarie - ha sottolineato ancora - non devono essere distribuite 'a pioggia' in base a un principio egualitario che si rifiuta di comparare istituzioni universitarie oggettivamente diverse. Vanno invece esaltate le specificità e le potenzialità di ciascuno, al di là dei territori e senza generare anacronistiche divisioni. Le Università, e il Recovery va in questa direzione, devono imparare sempre più a fare rete. - ha aggiunto - Va sottolineato, e ribadito, che in un ambiente solitamente denso di dispute come l'Università, i mesi scorsi sono stati un esempio di solidarietà e collaborazione che dovrebbe essere modello per tutte le istituzioni pubbliche. Non sono mancate visioni differenti, ma esse si sono espresse e composte in un quadro dialogico e sinergico, che impone un ringraziamento commosso a tutte le componenti della nostra comunità accademica: docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e studenti".

Mattarella all'aeroporto di Linate per inaugurazione sala imbarchi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato all'aeroporto di Linate per partecipare all'inaugurazione della nuova sala imbarchi dello scalo milanese. Ad accoglierlo sono presenti i vertici della Sea, la società che gestisce i servizi dell'aeroporto, con l'amministratore delegato Armando Brunini e la presidente Michaela Castelli.

"Durante pandemia Italia ha reagito con saggezza"

Il rinnovamento dell'aeroporto di Linate - ha dichiarato Mattarella - "è una prova del fatto che il nostro paese durante la pandemia non è stato né inerte né passivo. L'Italia ha reagito con saggezza anche coltivando le ragioni della resilienza e pensando al futuro post pandemia. Questo aeroporto ne è un esempio e dimostrazione perchè non ritorna alle condizioni passate ma presenta un'immagine totalmente nuova e adatta al futuro", quindi è "un'opera di grande rilievo e importanza".

"Sorreggere e incentivare trasporti e turismo"

Durante la pandemia - ha proseguito - "il traffico aereo è stato talmente compresso da giungere quasi all'azzeramento e questo pone per le istituzioni un'esigenza e un obbligo di attenzione per l'importanza che il trasporto aereo riveste". Ha poi aggiunto che "si richiede attenzione per sorreggere e incentivare la ripresa del trasporto aereo, dei trasporti in generale e del turismo".

"Scelta coraggiosa completare progetto"

"È stata una scelta coraggiosa da parte della Sea - ha riferito - quella di continuare e completare il progetto e i lavori iniziati due anni fa" per il restyling dell'aeroporto milanese di Linate. Per Mattarella, quella della Sea "è stato un coraggio ben motivato, una prova di fiducia nel futuro che merita grande apprezzamento" e ha rivolto poi un pensiero "a coloro che vi lavorano e a coloro che attendono di tornare a lavorare qui". Il Capo dello Stato ha inoltre sottolineato che "il coinvolgimento del ruolo della cultura" nella ristrutturazione "grazie al rapporto con la Triennale che sarà per i viaggiatori di grande significato, e Linate è sempre stato all'avanguardia per il design"