L’artista scelto dal comitato scientifico per il riconoscimento alla carriera è uno sperimentatore a tutto campo, noto anche per l'uso creativo delle sue sculture in metallo che, con le sue mani, ha fatto suonare in diverse performance musicali. La premiazione si terrà sabato 12 giugno alle ore 17.30 nel cortile di Villa Brivio a Nova Milanese
Il Premio Bugatti–Segantini 2021 sarà a assegnato a Claudio Palmieri. L’artista scelto dal comitato scientifico per il riconoscimento alla carriera è uno sperimentatore a tutto campo, noto anche per l'uso creativo delle sue sculture in metallo che, con le sue mani, ha fatto suonare in diverse performance musicali. Inoltre Palmieri sarà anche il primo artista romano ad essere premiato a Nova Milanese.
La premiazione sabato 12 giugno
Una sua opera, realizzata nel 1990, dal titolo Architettura naturale, verrà acquisita nella collezione del Premio, arricchendo così il patrimonio artistico della città. Una mostra personale che illustra sinteticamente il percorso dell’artista dal 1986 ad oggi sarà allestita negli spazi di Villa Brivio, a cura del prof. Flaminio Gualdoni. Inaugurazione e premiazione sono in programma sabato 12 giugno alle ore 17.30, all’aperto, nel cortile della villa. Sarà aperta al pubblico anche la Collezione del Premio, che espone oltre 80 opere, negli spazi della Casa Arti e Mestieri. Dunque, come da tradizione, il Premio Bugatti–Segantini torna ad essere l’appuntamento culturale che apre l’estate a Nova Milanese. La manifestazione, organizzata dalla Libera Accademia di Pittura “Vittorio Viviani” con il patrocinio del Comune di Nova Milanese e il supporto della Fondazione Rossi, quest’anno raggiunge la 62esima edizione, confermandosi come uno dei premi d’arte più longevi della Lombardia e d’Italia. Il Premio ha anche il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera, della Regione Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza.
L'assessore Zappalà: “Un segnale forte alla cultura”
“Dare un segnale forte alla Cultura, quella con la maiuscola, anche a Nova Milanese. È questo l’obiettivo con cui anche quest’anno, tra mille incertezze, abbiamo voluto sostenere l’organizzazione del Premio che rappresenta un lustro per la nostra città – spiega l’assessore alla Cultura Irene Zappalà - Con tutte le cautele del caso, mi sento di dire che Nova è pronta ad accogliere, emozionare e risvegliare le tante emozioni che in questi mesi abbiamo dovuto ‘soffocare’. Torniamo a lasciarci incantare dalla bellezza”. “Nonostante la pandemia, non è mai venuta meno la volontà di impegnarci nell’organizzare il Premio. L’anno scorso è stato necessario uno slittamento di qualche mese. Quest’anno siamo fiduciosi che si potrà riproporre tutto a giugno, come da tradizione - sottolinea il presidente della LAP, Luigi Rossi - Ma se ciò non sarà fattibile, la mostra e tutte le iniziative collaterali si svolgeranno a settembre”.
La 62esima edizione del Premio Bugatti–Segantini
Nel programma della 62esima edizione sono comprese anche due iniziative collaterali. La pubblicazione di un libro dedicato alla storia della rassegna artistica novese: “1959-2020. Racconto fotografico del Premio Bugatti–Segantini. I vincitori e gli organizzatori” è il titolo del volume che propone una selezione di oltre cento scatti che percorrono l’arco di sei decenni. Non viene meno anche la proiezione internazionale della manifestazione: il progetto collettivo e digitale “ADESSO!” coinvolgerà artisti e poeti, soprattutto latinoamericani, che hanno preso parte alla rassegna nel corso dell’ultima dozzina d’anni. L’obiettivo del progetto, utilizzando il sistema di messaggistica WhatsApp, è mettere in relazione le diverse percezioni individuali che ognuno ha del tempo e del vissuto, partendo da riflessioni scaturite dalla lettura del libro “L'ordine del tempo” di Carlo Rovelli.
Il premio alla carriera a Claudio Palmieri
Il comitato scientifico del 62° Premio Bugatti – Segantini composto da Giovanni Iovane (direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera), Franco Marrocco (docente di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera), Alessandro Savelli (pittore e direttore artistico della LAP), sentita anche l’opinione di Flaminio Gualdoni (docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera), dopo avere preso in esame diverse ipotesi di artisti meritevoli, ha deciso di assegnare il riconoscimento alla carriera per l’anno 2021 a Claudio Palmieri. Nato a Roma nel 1955, Palmieri è una delle figure di maggior spicco dell’attuale “generazione di mezzo”. Nato in seno alla cosiddetta “Nuova Scuola Romana”, ha legato il suo percorso alla storica galleria L’Attico di Fabio Sargentini, dove ha debuttato nel 1985 ed esposto in più occasioni. Nel 1986, a New York, inaugura la mostra personale presso l'Annina Nosey Gallery e, sempre nello stesso anno, è ad Aperto '86, alla XLII Biennale di Venezia. Nel tempo ha tenuto inoltre importanti personali in spazi pubblici come la Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, Modena, 1992, e il Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese, Roma, 2015. Nel 1995, inoltre, ha concepito e realizzato con il grande jazzista Maurizio Giammarco la performance Hardware per sax e quindici sculture di metallo da lui stesso suonate, più volte replicata negli anni. Figura di sperimentatore a tutto campo, Palmieri ha praticato pariteticamente la pittura, la scultura, la fotografia, la performance, esplorando un senso del naturale che non sia semplice restituzione visiva di aspetti del mondo sensibile e piuttosto un ragionamento poetico intorno ai materiali, la ceramica in primo luogo, e ai processi di creazione dell’immagine.