Beatificata suor Mainetti, uccisa a Chiavenna 21 anni fa. Papa: "Perdonò le carnefici"

Lombardia

La religiosa fu uccisa da tre ragazze durante un rito satanico. "Suor Maria Laura ci lascia il suo programma di vita: fare ogni piccola cosa con fede, amore ed entusiasmo", ha detto il Pontefice durante l'Angelus

Nello stadio comunale di Chiavenna (Sondrio), il cardinale Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, ha pronunciato la formula di beatificazione per suor Maria Laura Mainetti, al secolo Teresina Elsa Mainetti, uccisa con 19 coltellate 21 anni fa - il 6 giugno 2000 - da tre ragazze minorenni a Chiavenna durante un rito satanico. Mentre veniva colpita, la religiosa della Congregazione delle Figlie della Croce chiedeva a Dio di perdonarle.

Dopo la proclamazione, un grande applauso si è levato dai fedeli partecipanti alla messa, tutti ben distanziati per le norme anti-Covid, con mascherine e anche con cappellini bianchi e gialli, colori della Santa Sede. La festa della nuova beata, secondo il decreto papale, sarà celebrata ogni anno proprio il 6 giugno, "giorno della sua nascita al Cielo". L'arazzo che ritrae suor Maria Laura non è stato esposto durante la cerimonia a causa del forte vento e sarà esposto in un secondo tempo presso la Diocesi di Como.

Le parole del papa durante l'Angelus

"Oggi a Chiavenna, in diocesi di Como, viene beatificata suor Maria Laura Mainetti, delle Figlie della Croce, uccisa 21 anni fa da tre ragazze influenzate da una setta satanica. La crudeltà", ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus di oggi. "Proprio lei che amava i giovani più di ogni cosa e ha amato e perdonato quelle stesse ragazze prigioniere del male, suor Maria Laura ci lascia il suo programma di vita: fare ogni piccola cosa con fede, amore ed entusiasmo", ha aggiunto il Pontefice. "Che il Signore ci dia a tutti noi fede, amore e entusiasmo. Un applauso alla nuova beata!", ha concluso, rivolto ai fedeli radunatisi in piazza San Pietro.

Un anno fa Papa Francesco aveva autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto che riconosce il martirio della religiosa, in quanto uccisa "in odio alla fede".

L'iter

È stato dapprima il vescovo, monsignor Oscar Cantoni, a rivolgere la petizione, a nome della Diocesi di Como e delle Suore Figlie della Croce, perché il Papa iscriva suor Maria Laura Mainetti nel numero dei beati. Quindi è stata la postulatrice della causa di beatificazione, Francesca Consolini, a proporre un breve profilo biografico della martire, prima che il cardinale Semeraro presentasse la lettera apostolica con cui papa Francesco riconosce suor Maria Laura come beata. Sull'altare è stata posta una teca, reliquiario che contiene una pietra intrisa di sangue e raccolta in via Poiatengo, a Chiavenna, nelle ore dopo la scoperta dell'omicidio. Descrivendo brevemente le circostanze della morte di suor Mainetti, la postulatrice ha ricordato che, nel loro agguato teso alla religiosa allora 61enne, le tre giovani assassine, "intrise di ideologie sataniste, volevano sacrificare al demonio una persona consacrata". Oggi le tre, pagati i loro conti con la giustizia, hanno cambiato identità e vivono lontano da Chiavenna, tra Roma, Torino e il Veneto.

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