Comunali, Salvini: “Centrodestra è unito, presto i nomi dei candidati”

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Così il leader della Lega: "Io vado d'amore e d'accordo con Meloni e Berlusconi. Io gioco per vincere, sui giornali dicono che il centrodestra è diviso ma non è vero. La prossima settimana ci saranno i nomi"

"Io vado d'amore e d'accordo con Meloni e Berlusconi. Io gioco per vincere, sui giornali dicono che il centrodestra è diviso ma non è vero, stiamo scegliendo i candidati e domani incontrerò Michetti. La settimana prossima ci saranno i nomi”. A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, parlando delle prossime elezioni comunali, che interesseranno diverse grandi città, tra cui Roma e Milano. Il segretario del Carroccio si è presentato negli studi della trasmissione con un mazzo di fiori per la conduttrice e ha dichiarato: "Dopo il Covid non è più tempo di bisticciare... Il tempo che il buon dio ci dà, usiamolo per costruire".

“Accompagneremo Draghi fino alla fine della legislatura”

Parlando delle riforme presenti sul tavolo del governo, Salvini ha affermato: "Io ho solo espresso il timore che qualcuno a sinistra non voglia le stesse riforme che noi e Draghi vogliamo. Sulla giustizia - ha aggiunto - il Parlamento approverà alcune riforme presentate dalla ministra Cartabia e di cui siamo convinti, ma i referendum non sono oggetto della discussione in parlamento, sono un'altra cosa. Noi - ha detto ancora Salvini - accompagneremo Draghi fino alla fine della legislatura, tra un anno e mezzo. Spero vada avanti il più possibile, sta dando energia e speranza nuova all'Italia. Se penso a Conte e ai banchi a rotelle, mi sembra che sia cambiato il mondo”.

“La fede mi dà più forza nella vita quotidiana”

Salvini ha poi affrontato il tema della fede: "La fede - ha spiegato - l'avevo lasciata in terzo piano, dopo il lavoro, la famiglia... e devo dire che ritornare a credere ti dà più forza nella vita quotidiana. Non c'entra nulla con la politica, è una semplice volontà di condivisione. Tanto i cattolici, che sono persone intelligenti, non votano in base a un rosario o ad una preghiera, ma al supporto che diamo alla famiglia o difendendo la vita o la disabilità. Non ostento la fede, e non lo faccio per prendere più voti sicuramente", ha concluso. 

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