Mattarella a Cremona: "Ripresa dell'Italia sarà veloce ed efficace"

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Il messaggio del Capo dello Stato: "Abbiamo attraversato mesi molto impegnativi. La lotta alla pandemia ha chiesto a tutti sacrifici e rinunce"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Cremona. "La storia di Cremona è stata attraversata dalla tragedia della pandemia, che ha seminato dolori e lutti". Qui si unisce "insieme il ricordo delle vittime, la sofferenza dei familiari, l'abnegazione di chi negli ospedali si è speso per salvare vite. Tutto questo viene raccolto con il riferimento al senso di comunità che rappresenta Cremona e la sua provincia. La mia visita intende esprimere la fiducia della ripresa che si è avviata nella convinzione che la ripresa sarà certamente veloce ed efficace. Questo è l'augurio che desidero consegnare a Cremona", le sue parole.

"Noi in debito con giovani, basta effimero presente"

E sui giovani, ha aggiunto durante la visita all'Univesità Cattolica del Sacro Cuore per l'inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Agraria: "Abbiamo un debito verso le future generazioni, e non è solo quello finanziario. Questo è un debito che si esprime nei confronti dei giovani, con la necessità di disegnare in maniera adeguata il futuro dei nostri ragazzi. Rifuggendo dalla tentazione di farsi rinchiudere nella considerazione effimera ed esclusiva del momento presente, una condizione effimera che ignora il passato e la storia e trascura il futuro. C'è l'esigenza del nostro Paese di pensare ai giovani per consegnarli un futuro adeguato". Poi: "L'esigenza e l'obiettivo è quello di fornire alimenti a tutti, senza impoverire la terra, senza derubarla per trasmetterla in buona salute alle future generazioni in una condizione che qui viene avvertita con forza. Questa è una condizione che va rammentata con grande determinazione perchè rientra anche questa nella consapevolezza del debito che si ha verso le future generazioni. Questa è l'occasione con i programmi in corso di definizione e attuazione del Recovery per disegnare in maniera adeguata il futuro del nostro Paese da consegnare ai giovani rifuggendo dalla tentazione, dalla tendenza che sovente si avverte, di farsi imprigionare nella considerazione esclusiva, e quindi effimera, del momento presente che ignora il passato e la storia e trascura il futuro. Vorrei riprendere il richiamo del rettore, l'esigenza del Paese di pensare ai giovani al di là delle convenienze del momento affinchè gli si gararantisca un futuro adeguato".

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