Covid Milano, Galli: "Su riaperture messo carro davanti ai buoi"

Lombardia

"È evidente - spiega il direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco - che in Italia è in atto un esperimento diverso da altri Paesi, dove si è optato per una campagna vaccinale di massa quando si era chiusi e si è vista subito una caduta di casi e morti"

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"Le riaperture - spiega Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco, in una intervista a L'Eco di Bergamo - sono avvenute in una situazione in cui molte infezioni erano in giro, non c'era un calo tale da stare tranquilli" e quindi "bisogna vedere se l'incremento dei vaccini, di certo non ai livelli di quelli britannici, sarà in grado di compensare le riaperture troppo precoci, almeno ai fini epidemiologici" e quindi evitare il "colpo di coda" che si rischia a "giugno luglio". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:33 - In Lombardia 1.584 nuovi casi su 52.497 tamponi

Con 52.497 tamponi eseguiti è di 1584 il numero di positivi registrati in Lombardia, una percentuale del 3%. Scende il numero dei ricoverati: in terapia intensiva sono 490 (uno meno di ieri) e negli altri reparti 2850, in diminuzione di 118. Sono invece 43 i decessi, che portano il totale dei morti da inizio pandemia a 33.149.

13:24 - protesta Lega: "Su aiuti Sala discrimina italiani"

"Sala discrimina gli italiani": con questo striscione alcuni esponenti e militanti della Lega hanno protestato stamattina davanti alla sede del Comune di Milano, "per denunciare la discriminazione nei confronti degli italiani sistematicamente scavalcati dagli stranieri in ogni graduatoria che riguarda le politiche sociali". A spiegare le ragioni della protesta è stata la consigliera comunale ed eurodeputata del partito, Silvia Sardone, che ha presentato un'interrogazione su questo tema. "Testimoniamo - ha spiegato - l'assoluta sproporzione nei fruitori delle misure erogate dal Comune di Milano. Per esempio per quanto riguarda il sostegno al reddito la misura 1, per famiglie con minori e la misura 2, senza minori, finiscono 10 volte di più a stranieri piuttosto che italiani. Gli stranieri vengono sempre prima degli italiani in ogni voce riguardante il welfare, dalle borse lavoro agli aiuti al reddito, dall'esenzione mense alle bebè card. È evidente come questi numeri certifichino l'ideologia imperante della sinistra: questo è vero razzismo nei confronti degli italiani". "Siamo l'unico partito - ha aggiunto Stefano Bolognini, commissario provinciale della Lega - che dice con orgoglio 'Prima gli Italiani'. Nessuno è contro gli stranieri che vogliono integrarsi e lavorare ma è ovvio che un rapporto di 10 a 1 nei fruitori dei sussidi è inaccettabile. Il Comune e il sindaco prendono in giro gli italiani che hanno bisogno, soprattutto ora".

11:11 - Massimo Galli: "Su riaperture messo carro davanti ai buoi"

L'Italia ha riaperto troppo presto: mentre si discute sulla fine del coprifuoco Massimo Galli, direttore di Malattie Infettive 3 all'ospedale Sacco di Milano lo ribadisce chiedendo una accelerazione sui vaccini. "È evidente - spiega in una intervista a L'Eco di Bergamo - che in Italia è in atto un esperimento diverso da altri Paesi, dove si è optato per una campagna vaccinale di massa quando si era chiusi e si è vista subito una caduta di casi e morti. Noi, invece, abbiamo messo il carro davanti ai buoi, senza avere abbastanza vaccini sul carro". "Le riaperture - sottolinea - sono avvenute in una situazione in cui molte infezioni erano in giro, non c'era un calo tale da stare tranquilli" e quindi "bisogna vedere se l'incremento dei vaccini, di certo non ai livelli di quelli britannici, sarà in grado di compensare le riaperture troppo precoci, almeno ai fini epidemiologici" e quindi evitare il "colpo di coda" che si rischia a "giugno luglio". Da queste premesse, è chiara la contrarietà di Galli alla fine del coprifuoco alle 22. "Sono quattro - sottolinea - i momenti in cui la popolazione si muove e si mischia, con diversi livelli di contatto: quando si va al lavoro e a scuola; quando si sta al lavoro e a scuola; quando si torna e infine quando si esce la sera. È evidente che la limitazione degli orari serali, nel tentativo di diminuire la circolazione serale, diventa una scelta in qualche modo obbligata, quando si decide di aprire. Anche perché la sera ci si mischia in modi diversi, e s' incontra gente diversa, rispetto ad altri momenti della giornata". "Se si ha la testa - conclude -, non è difficile da capire".

7:57 - In provincia di Milano 582 casi: 199 in città

Continuano a diminuire in Lombardia i ricoverati nelle terapie intensive (-22) e nei reparti (-104). A fronte di 51.195 tamponi effettuati, sono 1.759 i nuovi positivi, con un tasso di positività del 3,4%. Sono 25 i decessi, per un totale di 33.106 da inizio pandemia. I nuovi casi sono 582 a Milano, di cui 199 in città; 224 a Brescia, 176 a Varese, 160 a Monza e in Brianza, 136 a Como, 130 a Bergamo, 66 a Pavia, 61 a Cremona, 55 a Lecco, 42 a Sondrio, 18 a Lodi.

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