Milano, traffico illecito di rifiuti: eseguite trenta misure cautelari

Lombardia

Gli indagati sono accusati a vario titolo di estorsione con metodo mafioso, associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti. Il centro nevralgico della gestione illecita di rifiuti sarebbe il campo nomadi di via Bonfadini

Sono trenta le misure cautelari eseguite durante l'operazione “Rifiuti preziosi' scattata questa mattina a Milano nei confronti degli indagati accusati a vario titolo di estorsione con metodo mafioso, associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti. Le indagini, coordinate dai Sostituti Procuratori Francesco De Tommasi e Sara Ombra, e dal Procuratore Aggiunto a capo della Direzione Distrettuale Antimafia, Alessandra Dolci, sono state svolte dalla Polizia locale a partire da giugno 2020 e coinvolgono come centro nevralgico della gestione illecita di rifiuti il campo nomadi di via Bonfadini.

Sequestrato il campo nomadi

l campo nomadi di via Bonfadini, a Milano, un insediamento abusivo storico nella periferia del capoluogo lombardo, è in corso di smantellamento. Lo ha riferito il Comandante della Polizia Locale di Milano, Marco Ciacci. Vicino a quel campo c'è un altro insediamento, regolare, che non è stato coinvolto.

Sala: “Il sequestro del campo nomadi riporta serenità e legalità”

"Sono certo che i provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina contribuiranno a riportare serenità e legalità tra gli abitanti del quartiere, da tempo vessati e stanchi di questa situazione", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato sui social l'operazione. Il sindaco ha ringraziato la polizia locale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Polizia di Stato "per l'indagine, il coordinamento e il supporto fornito in questa delicata operazione a tutela dell'ambiente e della salute dei nostri concittadini. Da oggi il campo nomadi di via Bonfadini-Zama è sotto sequestro ed è iniziata la demolizione dei manufatti abusivi presenti. Quest'area era la base di un ingente e pericoloso traffico illecito di rifiuti. A scoprirlo è stato il Nucleo Problemi del Territorio della Polizia locale che, a giugno 2020, ha avviato una scrupolosa indagine". "Il monitoraggio del degrado e del pericolo ambientale registrati attorno al campo - ha concluso - ha permesso agli agenti di ricostruire il percorso illegale dei rifiuti".

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