Milano, striscione No Tav sui binari: spray sul macchinista

Lombardia
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I carabinieri sono intervenuti su segnalazione di agenti della Polfer. Prima del loro arrivo i contestatori hanno imbrattato il vetro della motrice con spray nero, spruzzato anche contro il macchinista. La Procura apre un'indagine

Almeno cinque persone col volto coperto da una mascherina hanno esposto uno striscione a sostegno dei No Tav sul Binario 2 della stazione ferroviaria di Porta Romana, a Milano, impedendo così la ripartenza di un treno in sosta e diretto a Saronno. Lo striscione riportava la frase "Solidarietà con i resistenti No Tav". (PROCLAMATO UNO SCIOPERO)

L'aggressione al macchinista

I carabinieri sono intervenuti su segnalazione di agenti della Polfer. Prima del loro arrivo i contestatori hanno imbrattato il vetro della motrice con spray nero, spruzzato anche addosso al macchinista, un ferroviere di 43 anni che era sceso per allontanarli.

Carabinieri e Scientifica sul luogo dove cinque persone col volto coperto da una mascherina hanno esposto uno striscione a sostegno dei No Tav sul Binario 2 della stazione ferroviaria di Porta Romana impedendo cosÏ la ripartenza di un treno in sosta e diretto a Saronno a Milano, 27 Aprile,  2021.  ANSA/Andrea Fasani

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Convoglio ferroviario Trenord bloccato nella stazione di Porta Romana a seguito di azione da parte di antagonisti No Tav - ©Ansa

La Procura apre un’inchiesta

Sulla vicenda sta indagando la Digos coordinata da Alberto Nobili, il responsabile dell'antiterrorismo milanese che ha aperto una inchiesta a carico di ignoti per resistenza e violenza nei confronti di incaricato di pubblico servizio, danneggiamento, imbrattamento e interruzione di pubblico servizio. 

Il macchinista, già sentito dagli investigatori, ha spiegato che le persone che hanno srotolato lo striscione sono state 6 o 7. Si tratterebbe di giovani che ora gli investigatori stanno cercando di identificare. Oltre ai filmati delle telecamere di controllo, le indagini puntano anche ad avere indicazioni dalle eventuali tracce di Dna sugli indumenti ritrovati in stazione. Durante la fuga i contestatori, probabilmente per la concitazione, hanno lasciato uno stivaletto, 2 o 3 maglie, 2 cappellini e un giubbotto. Sarà anche l'esame delle eventuali tracce di Dna a consentire di individuare gli autori del bllitz. Inoltre, secondo la prima ricostruzione, il macchinista, nel tentativo di bloccare il gruppetto, è riuscito a fermare una ragazza. Ma gli amici sono ritornati indietro e, per 'liberarla', hanno spruzzato lo spray all'uomo, anche in un occhio.

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